Gli europei sono tra i primi consumatori di bottiglie d'acqua al mondo. Questo prodotto usa-e-getta ha un enorme impatto sull'ambiente e sulla salute. Urgono drastici cambiamenti a partire de noi.
Quante bottiglie si usano, quante inquinano il mondo, il comportamento assurdo di Europei e Italiani tra tutti. E il riciclo, pur ampiamente possibile, è sottodimensionato per colpa della mancata raccolta capillare. Occorre ridurre la produzione e potenziare il riciclo.
Ogni anno, le
bottiglie di plastica sono tra i 10 rifiuti più presenti sulle coste durante le raccolte organizzate dai vari gruppi ambientalisti in Europa su spiagge di mari, laghi, fiumi e fondali marini. Qualunque sia il luogo di raccolta, sono sempre tra i più trovati in ambiente naturale. Le correnti del vento e dell'oceano le portano a zone di accumulo marino e sulle spiagge. Qualunque sia la loro destinazione finale, sono un problema a lungo termine.
Una volta nell'ambiente,
danneggiano massicciamente la fauna e la flora acquatici. Si deteriorano, si rompono in microplastiche che si diffondono negli oceani e possono essere mangiati da specie marine. Le specie marine possono soffrire di soffocamento e disturbi dell'intestino. Talvolta muoiono, talvolta riescono a sopravvivere e trasportano nel loro corpo molecole chimiche derivate dalla plastica. Studi scientifici mostrano che questi inquinanti potrebbero accumularsi nella catena alimentare e finire nelle nostre pietanze.
Le
bottiglie di acqua rappresentano la maggior parte delle bottiglie trovate durante queste campagne di raccolta. Ancora nel 2016, il 53,18% delle bottiglie raccolte erano di acqua, e il 24,58% erano bevande o tè. 52 miliardi di litri di acqua sono imbottigliati e bevuti in Europa ogni anno. Ciò rappresenta 109,9 litri per persona all'anno. Per questo l'Europa è il primo consumatore di acqua in bottiglia, davanti a Nord America e Medio Oriente
E tra i consumatori di acqua in bottiglia europei,
l'Italia è la prima (188,5 litri/abit.), seguita da Germania (177,3 litri/abit.) e Ungheria (131,1 litri/abit.). Sul perché si acquisti acqua in bottiglie di plastica si possono fare molte considerazioni: prima di tutto c'è la volontà di bere un'acqua ricca di minerali e più pura, visto che viene imbottigliata direttamente dalla sorgente e non richiede i trattamenti per la potabilità (disinfezione o clorurazione).
Talvolta, i consumatori acquistano bottiglie d'acqua a causa della cattiva qualità dell'acqua di rubinetto. In alcune aree geografiche l'acqua è inquinata dai
pesticidi utilizzati in agricoltura. Questo consumo può anche essere spiegato dal fatto che esistono più di 2 000 sorgenti di acqua minerale in Europa, tra cui 821 Germania e 322 in Italia. Poiché la concorrenza è alta, il prezzo è basso e attraente.
Il risultato è che l'Europa produce 994.430 tonnellate di plastica all'anno, il peso equivalente a 100 torri Eiffel. Sono volumi enormi, occorre reagire in maniera drastica. A questa situazione incresciosa aggiungiamo
un riciclo assolutamente insoddisfacente.
Le bottiglie di plastica sono in polietilentereftalato (PET o PETE), un materiale riciclabile al 100%. Il codice di identificazione della plastica è in genere indicato sul prodotto. Ci sono 7 categorie di plastica, a seconda del materiale utilizzato e del suo utilizzo. La menzione del numero di categoria non è obbligatoria, ma lo troviamo spesso sotto bottiglie di plastica.
Sono bottiglie monouso, non possono essere riutilizzate per motivi di salute. La raccolta e il riciclo di questa sostanza dovrebbero quindi essere dimensionati su questo enorme consumo. Invece il riciclo delle bottiglie in Europa non è affatto sufficiente. Nel 2015 in Europa, 1,8 milioni di tonnellate di bottiglie di PET sono state raccolte e riciclate, questo rappresenta solo il 59% delle bottiglie vendute sul mercato. Troppo poco, visto l'enorme consumo.
Occorre cambiare radicalmente questo settore. Esempi di buone pratiche ce ne sono a non finire: dalla cauzione per le bottiglie in Germania, di cui abbiamo parlato in
Germania: leggi più permissive sul riutilizzo delle bottiglie, alla petizione promossa in occasione della Giornata per gli Oceani, di cui abbiamo parlato in
Parole inutili a difesa degli oceani. Da segnalare anche l'iniziativa di Surfider "
Reset Your Habits" (Resetta le tue abitudini) per promuovere le alternative (bottiglia riutilizzabile, bottiglia restituibile), per aumentare le fontane nelle aree pubbliche e incoraggiare le autorità pubbliche a riciclare i rifiuti di plastica.
Solo cambiando radicalmente le nostre abitudini abbiamo qualche speranza.