Raccolta differenziata: la Germania si prepara a lasciare il primato di paese più ecosensibile, con una legge che abolisce le quote per le bottiglie riutilizzabili. Monta la rabbia degli ambientalisti.
Il ministero dell'ambiente teutonico sta studiando una parziale liberalizzazione della severissima normativa sul riutilizzo dei contenitori di bevande. Gli ambientalisti insorgono: "il riuso vale più del riciclo".
La reputazione della Germania come leader nel riuso e nella sensibilità ambientale è seriamente in pericolo, secondo le organizzazioni ambientaliste. Il Ministero dell'Ambiente sta operando per
addolcire la legge sulle bottiglie riutilizzabili.
Facciamo un passo indietro per spiegare di cosa si tratta. In Germania vige una legislazione che favorisce il riuso dei contenitori di bevande, basato sul Pfand. Il meccanismo consiste nell’addebitare al cliente il
Pfand, una sorta di cauzione variabile a seconda del materiale di cui è composta la bottiglia. Per esempio 0,08 euro per le bottiglie di vetro, 0,15 euro per le bottiglie di plastica da mezzo litro, a 0,25 euro per le bottiglie di plastica da un litro e mezzo.
Una volta utilizzata, la bottiglia potrà essere riportata all’interno di un qualsiasi supermercato ed essere depositata nei macchinari della raccolta rifiuti (come quello raffigurato), che riaccrediteranno il pfand prelevato alla vendita. Non è necessario che il contenitore sia riportato nello stesso punto dove è stato venduto.
Un simpatico effetto collaterale è che molte persone indigenti raccolgono le bottiglie, lasciate intenzionalmente in varie parti della città, per riscuotere il pfand.
La legge, in vigore dal 1991, è molto complessa, e ha numerosi sistemi di incentivazione all'uso di bottiglie riutilizzabili. Uno di questi è la
quota obbligatoria di bottiglie riutilizzabili vendute, che se sforata in basso comporta sanzioni economiche.
Secondo una delle principali organizzazioni ambientaliste del paese, la
Deutsche Umwelthilfe (DUH), il ministro dell'Ambiente Barbara Hendricks starebbe studiando nuove regole per l'imballaggio alimentare che dovrebbero dare alle aziende la possibilità di tornare ai vecchi tempi, quando la quota di riutilizzo delle bottiglie non era obbligatoria.
Nelle parole del ministero, "
il nuovo disegno di legge di imballaggio è stato progettato per garantire che un ancora maggiore riciclo dei rifiuti provenienti dai nuclei domestici," e
"i produttori dovrebbero avere più incentivi a prendere in considerazione il riciclo nella progettazione del loro confezionamento.""Critichiamo fortemente questa legge, è davvero un passo indietro per la tutela dell'ambiente", ha detto il portavoce della DUH Philipp Sommer.
"Si concentra sul riciclo, ma è più importante ed efficiente il riuso (vedi le 5 erre). Il riciclo deve essere preso in considerazione solo quando il riuso non è più possibile."Sommer vorrebbe leggi ancora più severe per incentivare il riuso: "
La quota di bottiglie riutilizzabili, che ha già esiste da 25 anni, deve rimanere", ha dichiarato.
"E con essa le sanzioni per chi si comporta in maniera meno efficiente."Invece, il governo sta progettando di abolire tale contingente, attualmente all'80 per cento, sostenendo che le macchine che distribuiscono il pfand fanno già egregiamente il loro lavoro.
Il DUH vorrebbe rendere ancora più stretta la legge attuale, introducendo una tassa di di 20 centesimi di euro per ogni bottiglia non riutilizzabile immessa in commercio. "
Così si motiverebbero i consumatori ad acquistare imballaggi riutilizzabili," dice Sommer.
Secondo il sito web del Ministero dell'Ambiente, questa imposta sulle bottiglie monouso sarebbe "
più complicata di quanto sembri a prima vista" a causa di questioni giuridiche più che tecniche:
"Se l'imposta su una bevanda fosse doppia o tripla del prezzo della bevanda stessa si violerebbe il principio costituzionale di proporzionalità delle imposte. È controverso ostacolare l'accesso al mercato di fornitori esteri di bevande."Il ministero parla di legge obsoleta per obiettivi raggiunti. "P
urtroppo, nemmeno questo è vero", continua Sommer.
"Gli obiettivi sono stati raggiunti solo in parte, con la birra che ha superato l'80 % e l'acqua in bottiglia il 40 %, ma in altri settori, come il succo di frutta, siamo ancora solo al 4 per cento imballaggi riutilizzati perché non esiste il deposito di succo di frutta. Dobbiamo riconoscere che la legge non è stata sufficiente. abbiamo bisogno di nuove misure che sostengano imballaggi riutilizzabili in Germania. Il deposito non è più sufficiente."