Il riutilizzo delle batterie progettate per le auto elettriche sarebbe in grado di offrire fino a 1000 GWh di capacità di immagazzinamento di energia in tutto il mondo entro il 2030, rafforzando una tendenza di calo dei costi per le tecnologie solari e di accumulo.
Uno studio presentato dall'agenzia tedesca BEE oggi prevede un terawattora di accumulo energia disponibile entro il 2030 solo grazie alle batterie usate dei veicoli elettrici. Una risosrsa interessante per l'uso domestico e industriale: si prevedono infatti grossi tagli alle bollette energetiche grazie all'uso di impianti fotovoltaici con accumulo. E il riutilizzo di batterie da automotive consentirà ulteriori risparmi per l'ambiente e il portafogli.
Le richieste di prestazioni delle auto elettriche rendono inutilizzabile una batteria dopo sette anni di utilizzo. Ma la stessa batteria ha una vita utile con prestazioni più che dignitose per altri 10-15 anni: per questo può essere riutilizzata con successo come parte di un impianto di produzione di energia alternativa.
La batteria di un'auto elettrica deve sopportare circostanze avverse: temperature estreme, cicli di carica e scarica molto veloci, sollecitazioni notevoli. Il tutto è decisamente stressante per una batteria. D'altra parte, se dovesse essere utilizzata in un ambiente meno stressante, anche una batteria di seconda mano potrebbe durare a lungo. Stando ai numeri, circa il 50% delle batterie installate sulle auto elettriche sono sostituite nel lasso di tempo che va da 5 a 7 anni dalla loro installazione, quando hanno ancora circa il 80% della loro capacità originale.
Uno studio presentato oggi presso la tedesca agenzia statale per le energie rinnovabili (BEE) a Berlino, dimostra che, invece di essere riciclate, le vecchie batterie dei veicoli elettrici possono essere riutilizzate con successo sia per usi domestici che industriali. "La Germania sta progettando di mettere 1 milione di auto elettriche su strada entro il 2020. Quindi, se si considerano le dimensioni della batteria di 40 kWh in media, un tasso di vita secondaria dell'80%, e una sostituzione della batteria dopo 7 anni, un milione di automobili dovrebbe conferire 25 GWh di capacità di accumulo di "seconda mano" per il paese", ha spiegato Gerard Reid di Alexa Capital, l'autore dello studio, in occasione della presentazione al BEE.
Seguendo le previsioni di Bloomberg Finance sulle vendite dei veicoli elettrici, lo studio ha calcolato che nel 2030, quando si prevede che il numero di veicoli elettrici venduti nel mondo potrà raggiungere gli 88 milioni di pezzi, la capacità installata cumulativa di batterie secondarie aumenterà fino a 1000 GWh.
"Mentre gli altri produttori di automobili subiscono un calo delle vendite, le auto elettriche Tesla mostrano più del 50% di aumento nel 2015", ha osservato Gerard Reid. "Non è il futuro. Sta accadendo oggi." Il numero di batterie disponibili per il secondo utilizzo aumenta con il numero di auto, e, dal momento che i produttori di auto elettriche mirano costantemente ad aggiornare i loro prodotti, lo studio suggerisce che i possibili risultati potrebbero essere ancora più impressionanti. Oggi, l'ultima generazione di batterie di auto elettriche ha già un 20-30% di capacità in più rispetto a quelli di 5 anni fa.
Lo studio analizza alcune possibilità di ulteriore utilizzo di batterie di seconda mano. Uno degli scenari più evidenti è il modello di fotovoltaico domestico con accumulo, che sarebbe un passo avanti notevole rispetto all'attuale modello di fotovoltaico con immissione di energia in rete.
Secondo l'analisi, in cinque anni da oggi, il costo dell'energia elettrica per il fotovoltaico con accumulo utilizzando un pacco di batterie nuove agli ioni di litio, in Germania, sarà il 23% più economico rispetto al prezzo dell'energia prelevata dalla rete elettrica. L'utilizzo di batterie di seconda mano provenienti dall'automotive può causare un'ulteriore sconto del 10%, fino ad arrivare al 33% sotto i prezzi della rete. Ma il fotovoltaico residenziale non è l'unico modello di business per le batterie di seconda mano provenienti dall'automotive. Vi è tutto il settore della generazione di energie rinnovabili da valutare.
La ricerca conclude che, al fine di massimizzare il potenziale futuro delle batterie riutilizzate dovrebbe essere aggiornato il quadro normativo sia per i sistemi isolati che per quelli in rete.