Grazie a lombrichi e microrganismi naturali una cantina vinicola californiana tratterà tutte le sue acque di processo, a partire dalla prossima vendemmia.
Entrerà in funzione a settembre l'impianto di depurazione/riuso delle acque di cantina della Fetzer Vineyard, casa vitivinicola californiana con grandi legami con l'Italia. Funzionerà con i lombrichi e sarà il primo impianto di riuso acque a circuito chiuso nel nord America.
La casa vinicola californiana Fetzer Vineyards, da anni impegnata sull'avventuroso campo della viticoltura rigenerativa, sta compiendo i primi passi verso la rivoluzione dell'agricoltura nelle zone calde, applicando tecnologie di risparmio e riutilizzo di acqua. L'ultima novità è un sistema alimentato da lombrichi.
L'impianto, dal nome (italiano) BioFiltro BIDA sarà installato nello stabilimento di Mendocino in California, rendendo la Fetzer Vineyards la prima cantina americana a utilizzare il sistema di trattamento biologico delle acque reflue a circuito chiuso sulla totalità delle acque di processo, come dice il comunicato stampa.
Costituito da miliardi di lombrichi che lavorano velocemente in sintonia con batteri e altri microrganismi, il sistema BIDA sarà messo in funzione per la lavorazione delle acque reflue di Fetzer Vineyards durante la vendemmia 2016. Promette di ottenere un risparmio energetico fino all'85 per cento rispetto alle tecnologie di trattamento delle acque reflue attuali, e di dare un vistoso contributo alle misure di risparmio di acqua a sostegno della lotta contro il cambiamento climatico.
"È essenziale chiederci continuamente se ci sia un modo migliore, più efficiente e più rigenerativo di affrontare il nostro lavoro, compreso il modo con cui lavoriamo con l'acqua", ha detto Giancarlo Bianchetti, amministratore delegato di Fetzer Vineyards, il cui nome rivela chiaramente le origini italiane.
Il sistema BioFiltro BIDA è un bioreattore aerobico passivo che sfrutta il potere digestivo di microrganismi e di specie selezionate di lombrichi rossi californiani (Eisenia Fetida) per rimuovere naturalmente fino al 99 per cento dei contaminanti dalle acque reflue della Fetzer Vineyards in appena quattro ore, secondo il comunicato stampa. Il sistema, che non fa alcun uso di sostanze chimiche, consuma molto meno energia elettrica rispetto alle tradizionali tecnologie di trattamento delle acque reflue, come gli stagni di aerazione, che richiedono energia elettrica costante per pompare e far ricircolare l'acqua. Il sistema BIDA funziona in modo efficiente tutto l'anno a dispetto delle fluttuazioni stagionali delle acque reflue, come quelle note nel settore del vino, e genera come sottoprodotto compost da lombrico, ottimo ammendante riutilizzabile in azienda.
"Con questo sistema tratteremo circa 15 mila metri cubi di acqua l'anno, con notevoli guadagni di efficienza, produrremo compost per i nostri suoli e acqua pulita per l'irrigazione delle vigne", ha detto Josh Prigge, direttore del settore sviluppo rigenerativo della Fetzer.