I più recenti modelli climatici mostrano che sono in arrivo probabili intense siccità. Sotto accusa il riscaldamento globale, non solo per la riduzione della piovosità media, ma soprattutto per la variabilità meteorologica, in pericoloso aumento su tutto il pianeta.
"Eh, ma c'è un'altra cosa e questa è veramente una piaga grave che nessuno riesce a risolvere, lei mi ha già capito eh?... Iè la siccità, eh da queste parti la terra d'estate brucia, iè sicca, una brutta cosa..."
Da: Johnny Stecchino
L'analisi delle nuove proiezioni del modello climatico da parte di ricercatori australiani del ARC Center of Excellence for Climate Extremes mostra che l'Australia sudoccidentale e parti dell'Australia meridionale vedranno siccità più lunghe
e intense a causa della mancanza di precipitazioni causate dai cambiamenti climatici.
Ma l'Australia non è sola. In tutto il mondo diverse importanti regioni agricole e boschive dell'Amazzonia, del Mediterraneo e dell'Africa meridionale possono aspettarsi siccità più frequenti e intense. Alcune regioni come l'Europa centrale e la zona della foresta boreale sono invece previste diventare più umide e soffrire meno siccità, ma le poche siccità cui saranno sottoposte sono previste comunque più intense.
La ricerca, pubblicata su Geophysical Research Letters ha esaminato la siccità basata sulle precipitazioni utilizzando i modelli climatici di ultima generazione (noti come CMIP6), che informeranno il prossimo rapporto di valutazione IPCC sui cambiamenti climatici.
"I nuovi modelli hanno prodotto i risultati più robusti per le future siccità fino a oggi e il grado di aumento della durata e dell'intensità della siccità è direttamente collegato alla quantità di gas a effetto serra emessi nell'atmosfera", sostiene l'autrice principale Anna Ukkola.
Gran parte delle ricerche precedenti sulle siccità avevano considerato solo i cambiamenti alle precipitazioni medie come metrica per determinare la relazione tra la siccità e il riscaldamento globale. Questo spesso ha prodotto un'immagine altamente incerta.
Ma sappiamo anche che con i cambiamenti climatici è probabile che le precipitazioni diventino sempre più variabili. Combinando le metriche sulla variabilità e le precipitazioni medie, lo studio ha aumentato la precisione sui cambiamentti delle siccità per alcune regioni.
I ricercatori hanno scoperto che la durata della siccità è strettamente allineata ai cambiamenti della piovosità media, ma l'intensità della siccità è molto più strettamente connessa alla combinazione di piovosità media e variabilità. Regioni con precipitazioni medie in calo come il Mediterraneo, l'America centrale e l'Amazzonia dovrebbero subire siccità più lunghe e frequenti. Nel frattempo, altre regioni, come le foreste boreali, dovrebbero sperimentare siccità più brevi in linea con l'aumento delle precipitazioni medie.
Comunque, la maggior parte delle regioni dovrebbe subire siccità più intense a causa della crescente variabilità delle precipitazioni. È importante sottolineare che i ricercatori non sono stati in grado di individuare alcuna regione con una riduzione dell'intensità della siccità futura. Anche le regioni con aumenti a lungo termine delle precipitazioni, come l'Europa centrale, possono aspettarsi siccità più intense man mano che le precipitazioni diventano più variabili.
"Prevedere i futuri cambiamenti della siccità è una delle maggiori sfide della scienza del clima, ma con quest'ultima generazione di modelli e l'opportunità di combinare i diversi parametri della siccità in un modo più significativo possiamo ottenere una visione più chiara degli impatti futuri dei cambiamenti climatici", continua Ukkola.
Il messaggio rimane sempre lo stesso: prima agiamo per ridurre le nostre emissioni, meno dolore economico e sociale dovremo affrontare in futuro.