Le scienze del clima festeggiano un preoccupante anniversario in questi giorni: trent'anni fa uno scienziato della NASA rivelò al mondo il riscaldamento globale.
Nel giugno del 1988, James Hansen della NASA disse al Congresso USA che il riscaldamento globale aveva già iniziato a propagare e che avrebbe potuto solo peggiorare.
Il 23 giugno 1988, James Hansen parlò al Congresso USA, rivelando al mondo che il riscaldamento globale era arrivato. Lo scienziato della NASA predisse che il 1988 sarebbe stato l'anno più caldo mai registrato, a causa della combustione di combustibili fossili.
L'Associated Press ha ripubblicato
il rapporto in occasione del trentesimo anniversario, intervistando i maggiori climatologi di oggi.
Hansen disse al Comitato per l'energia e le risorse naturali del Senato che c'era solo una possibilità dell'1% di sbagliare nel dare la colpa dell'aumento delle temperature in tutto il mondo al rilascio di gas serra nell'atmosfera.
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Per ragioni sconosciute," disse Hansen, "
la terra è diventata più calda per più di un secolo, sebbene con intervalli più freschi. I quattro anni più caldi mai registrati sono stati registrati negli anni '80 e probabilmente il 1988 infrangerà tutti i record."
"Trent'anni fa sentivamo solo un fischio in lontananza," ha dichiarato
Deke Arndt della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), uno degli oltre 50 scienziati intervistati dall'associated Press, "
adesso il treno è nel nostro salotto."
Clara Deser, capo analisi di clima presso il National Center for Atmospheric Research, è una voce dissonante. Sostiene che quando si analizzano periodi di tempo di 30 anni in regioni determinate e non continentali non sarebbe saggio dire che tutto il riscaldamento è di origine antropica. I suoi studi dimostrano che in alcuni luoghi la variabilità del meteo locale, anche se talvolta senza spiegazioni, nel Nord America potrebbe spiegare la metà del riscaldamento.
Ma se si guarda il mondo nel suo insieme, specialmente dal 1970, le distinzioni di Deser appaiono di lana caprina. Quasi tutto il riscaldamento è provocato dall'uomo, sostiene
Zeke Hausfather del gruppo scientifico indipendente Berkeley Earth. Senza l'anidride carbonica in più e altri gas serra, dice Hausfather, la Terra si sarebbe leggermente raffreddata perché il sole si stava indebolendo. Numerosi studi scientifici e rapporti governativi calcolano che i gas serra nel quadro globale rappresentano oltre il 90% del riscaldamento post-industriale della Terra.
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Ci vorrebbero secoli per raggiungere quel tipo di cambiamento con cause naturali. Questo, in questo contesto, è un ritmo vertiginoso," ha dichiarato
Kim Cobb, scienziato del clima presso la Georgia Tech di Atlanta.