Previsioni in calo nei costi per l'eolico in USA e nei paesi OCSE. È in arrivo una nuova generazione di pale che abbasserà ulteriormente il costo dell'energia, non facendo sentire al settore la fine ovvia degli incentivi statali.
Il laboratorio del ministero USA dell'enegia (DOE) preannuncia cali di prezzo per l'eolico fino al 50%in meno di 15 anni. Sembra ottimista, ma in realtà sono previsioni molto prudenti.
Il National Renewable Energy Laboratory (NREL) del Dipartimento dell'Energia (DOE) statunitense
ha rilasciato un rapporto che stima che sono probabili riduzioni del costo dell'energia eolica del 50 percento entro il 2030. Questa riduzione si sommerebbe a quella del 66 percento dal 2009 a oggi.
Il NRL prevede ulteriori miglioramenti nella progettazione, nei materiali e nelle centraline delle turbine eoliche per ottenere importanti avanzamenti delle prestazioni e riduzioni dei costi.
Le turbine di nuova generazione produrranno molta più energia elettrica, consentendo al vento di diventare
la forma più economica di elettricità in molti stati e regioni, senza alcun incentivo statale. I risultati del rapporto mostrano comunque che l'incentivo fiscale USA (Production Tax Credit - PTC) sia stato in grado di portare nel Paese economie di scala e il miglioramento dell'efficienza, permettendo di affrontare la prossima progressiva eliminazione dello strumento fiscale stesso.
Prima di questo rapporto, le ipotesi di ulteriori riduzioni dei costi del vento erano state formulate da uno studio del 2016 finanziato sempre dal DOE. Gli esperti di ricerca in tutto il mondo prevedevano riduzioni dal 24 al 30 per cento entro il 2030. Ora gli esperti hanno riscontrato circostanze più decise nel mercato. Sotto queste mutate condizioni, si prevede che un impianto a vento tipo "SMART" potrà raggiungere ulteriori riduzioni di costo, fino al 50% entro il 2030.
La turbina eolica del futuro, innanzi tutto, sarà
molto più grande, sarà issata su una torre più alta, utilizzerà pale di nuova generazione e incorporerà controlli intelligenti e remoti. Le torri che raggiungono i 135 metri possono accedere a correnti eoliche più costanti, mentre le pale di prossima generazione, lunghe più di 70 metri, consentono alla turbina di catturare l'energia nel modo più efficiente possibile. Ciò permetterà i fattori di capacità di generazione superiori del 50 per cento, quindi il costo per kilowatt crollerà. Si prevede inoltre un aumento della vita di vita dell'impianto.
Sono previsti anche miglioramenti nelle strutture di finanziamento del progetto eolico, come le
yieldco. Si tratta di società simili a quelle immobiliari, che possiedono beni di valore stabile, ma in grado di produrre flussi di denaro costanti nel lungo periodo. Gli impianti eolici rispettano pienamente questi requisiti. Questo tipo di società ha accesso al credito a condizioni molto vantaggiose, e questo permetterà di ridurre i costi di finanziamento e quindi il costo dell'energia eolica.
Se qualcuno pensa che le previsioni del NREL siano troppo ottimistiche, val la pena considerare che sono confermate da numerosi studi concorrenti. Per esempio,
Goldman Sachs ha pubblicato una relazione in cui sostiene che "
il settore elettrico USA si trova nelle prime fasi di una rivoluzione del mix tecnologico che favorisce le energie rinnovabili." Per questo prevede un aumento di potenza dell'eolico e del solare di oltre 200 gigawatt entro il 2030.
Secondo il CEO di
Pattern Energy, Mike Garland, i prezzi dell'energia eolica scenderanno di 30-40 dollari/MWh. L'azienda vede già importanti miglioramenti nella produzione di energia e nei costi degli impianti eolici che la società sta offrendo in consegna per il post-2020.
Le previsioni di
NextEra Energy Resources sono ancora più aggressive. Il più grande gestore eolico negli Stati Uniti prevede che il vento sarà la fonte energetica più economica dal 2020. Va detto inoltre che finora le prestazioni economiche del vento hanno superato di gran lunga le previsioni, anche le più ottimistiche.
Aspettiamoci dunque la leadership dell'energia eolica sulle rinnovabili, e la sempre maggiore fetta di rinnovabili sul totale dell'energia elettrica.