Qualità dell'aria, gestione dei rifiuti e delle acque sono le principali preoccupazioni della Commissione Europea.
Secondo la Commissione Europea la Slovacchia deve riciclare di più.
La Commissione Europea mette in guardia la Slovacchia: sono necessari miglioramenti sulla gestione dei rifiuti e delle acque e sulla qualità dell'aria che respirano.
Secondo la Revisione sulle politiche ambientali pubblicata dalla Commissione Europea il 6 febbraio, le principali preoccupazioni riguardano sia i tassi molto bassi sul riciclaggio che la dipendenza dalle discariche, e raccomanda di aumentare riciclaggio e raccolta differenziata e diminuire le discariche.
La produzione dei rifiuti urbani in Slovacchia ha registrato una crescita nel 2014, rompendo la tendenza al ribasso iniziata nel 2010 e rimanendo notevolmente al di sotto della media europea (321 chilogrammi all'anno per abitante rispetto a circa 475 chilogrammi all'anno per abitante).
Il riciclo dei rifiuti urbani, compreso il compostaggio, è pari a solo il 12 per cento, mentre la media europea è del 44 per cento.
La CE ha sottolineato la necessità di mettere in pratica alcuni sforzi significativi per raggiungere l'obiettivo fissato sul riciclaggio, ovvero il 50 per cento entro il 2020.
Sul fronte dei rifiuti urbani, la discarica è ancora una delle mete più ambite dalla Slovacchia (76%) mentre l'incenerimento è ancora al 12%.
Per colmare questa differenza, la CE ha fornito una guida in cui si raccomanda un aumento delle tasse sulle discariche, un miglioramento delle prestazioni dei sistemi di responsabilità del produttore per i principali flussi di gestione dei rifiuti in modo da garantire finanziamenti adeguati e sostenibili per la raccolta differenziata, e infine selezione e riciclaggio.
Appena partirà la raccolta differenziata, sistemi come il PAYT (pay-as-you-throw), dovrebbero essere sia incoraggiati che resi omogenei in tutto il paese.
I sistemi PAYT, introdotti in alcune regioni slovacche, impongono una tariffa molto bassa e per cui non incoraggiano la raccolta differenziata. Gli incentivi dati ai comuni per sostenere il riutilizzo e il riciclaggio andrebbero armonizzati.
Il Ministero dell'Ambiente sostiene che una delle principali priorità è quelli di aumentare la quantità di rifiuti differenziati e avviati al riciclo per ridurre la discarica. Al fine di raggiungere questo obiettivo, saranno attuate nuove leggi sulle tasse per le discariche.
Nel frattempo, vi è un altro problema: la qualità dell'aria. La CE ha stimato che nel 2013 circa 5.620 morti premature sono attribuibili a concentrazioni di particolato fine e 200 alla concentrazione di ozono.
Secondo la Commissione Europea, i costi esterni relativi alla salute da inquinamento atmosferico in Slovacchia sono al di sopra di 3 miliardi di euro l'anno e includono non solo il valore intrinseco di vivere una vita sana, ma anche i costi diretti per l'economia.
Ciò che si raccomanda, è mantenere emissioni di inquinanti atmosferici al ribasso al fine di raggiungere la piena conformità ai valori limite di qualità dell'aria e ridurre le ripercussioni negative dell'inquinamento atmosferico su salute, ambiente ed economia.
Inoltre, la Slovacchia dovrebbe ridurre le emissioni di ossidi di azoto per rispettare i limiti di emissione nazionali attualmente in vigore e ridurre il biossido di azoto e concentrazioni di ozono e la riduzione delle emissioni legate ai trasporti, in particolare nelle aree urbane.
Non solo, è necessario anche diminuire le emissioni di PM10 e la concentrazione riducendo le emissioni legate alla produzione di energia e calore utilizzando combustibili solidi, dei trasporti e dell'agricoltura.
La Slovacchia dovrebbe anche migliorare la gestione delle acque, in particolare in relazione a progetti di infrastrutture con opzioni alternative.
Questo è particolarmente rilevante per la costruzione di nuove dighe (come Slatinka, Tichý Potok, Sereď-Hlohovec) e centrali idroelettriche di piccole dimensioni (come sul fiume Hron).