Nei mesi in cui si è fermato il mondo, la razza umana è diventata più silenziosa che mai (vedi Ascolta, si fa COVID). Ora, uno studio conferma che il COVID ha causato la riduzione più lunga e profonda del rumore umano mai registrato. Durante il lockdown, il "rumore sismico" prodotto dagli esseri umani si sarebbe ridotto fino al 50%.
Un team internazionale di ricercatori e sismologi ha analizzato i dati di oltre 300 stazioni sismiche in tutto il mondo, misurando le vibrazioni causate dall'attività umana, e ha scoperto che i lockdown riducono il rumore sismico, ovvero il rumore causato da cose come movimento, trasporto e costruzione, fino al 50%. Lo studio è stato pubblicato lo scorso mese su Sciencemag.org.
I sismografi che hanno identificato questa drastica riduzione delle onde sismiche sono quelli usati per rilevare terremoti e attività vulcaniche, ma sono abbastanza sensibili da captare il rumore causato dalle persone che svolgono le loro attività quotidiane. Poiché il COVID-19 e il conseguente blocco hanno reso queste attività impraticabili, il rumore sismico prodotto dall'umanità si è gradualmente attenuato.
I ricercatori sono stati in grado di collegare chiaramente la riduzione dell'attività con letture di rumore sismico inferiori. Martha Savage, geologa della Victoria University of Wellington della Nuova Zelanda, ha definito il rumore sismico come "il ronzio a basso livello del rumore causato dagli esseri umani che si muovono sul terreno" e ha osservato che "la differenza era più evidente nelle aree urbane, ma questa riduzione del rumore era osservabile anche nei luoghi più remoti della ricerca il team ha potuto osservare, nell'Africa subsahariana."
Gli scienziati pensano che quello di questo periodo potrebbe essere il pianeta Terra più silenzioso da quando gli esseri umani hanno sviluppato la tecnologia per registrare il rumore complessivo: la riduzione più importante registrata nel cosiddetto rumore antropogenico. L'hanno soprannominata "antropausa."
Il calo del rumore è stato visualizzato come un'onda che si è propagata in tutto il mondo, dalla Cina all'Italia e poi ad altri paesi, mentre le diverse parti del mondo si fermavano. L'onda è stata tracciata utilizzando una combinazione di misurazioni del rumore sismico con dati geolocalizzati che hanno mostrato il movimento umano.
Secondo gli studiosi, i dati sismici aperti potrebbero essere usati come strumenti per il monitoraggio dell'attività umana quasi in tempo reale, offrendo a loro volta alcune informazioni sugli effetti dei blocchi e i recuperi in caso di pandemia.