Un nuovo progetto per la Cooperativa agricola libanese guidata da tutte donne.
Un nuovo progetto per Greenpeace: l'istallazione di un impianto fotovoltaico in una Cooperativa agricola femminile disagiata in Libano.
Esiste una Cooperativa agricola nel sud del Libano in cui numerose donne lavorano per vendere i prodotti in tutto il Paese.
Ma, come in molte realtà libanesi, non mancano gravi problemi di elettricità, tanto da utilizzare vecchi, inquinanti e inefficienti generatori per alimentare i macchinari adatti alla produzione.
La forza delle donne manifesta ancora una volta la voglia di cambiare rotta e decidono di dare inizio ad una vera e propria rivoluzione energetica: il Libano gode di oltre 300 giorni di sole l'anno e l'energia solare soddisferebbe quindi il fabbisogno energetico dell'intero Paese in maniera rinnovabile al 100%.
Greenpeace un mese fa, ha quindi deciso di diventare parte del progetto creando e addestrando un gruppo di 12 giovani libanesi, siriani e palestinesi che, partecipando all'istallazione dell'impianto fotovoltaico nella cooperativa, contribuiranno all'ispirazione e alla formazione di altri progetti imprenditoriali sostenibili verso l'ambiente.
Un altro tassello importante nella storia di Greenpeace, da aggiungere all'impianto fotovoltaico da 40 kW istallato a Lampedusa e in altri paesi esteri.
Un'impresa che necessita dell'aiuto di tutti per raggiungere un'indipendenza energetica non solo per la cooperativa, ma anche per le donne che ci lavorano e per l'intera comunità.
Non solo, un contributo che sarà un'ulteriore passo avanti per la realizzazione di un mondo più pulito.
La solarizzazione della Cooperativa partirà attraverso un'analisi energetica per capire quanto sia il suo consumo energetico effettivo, passando per la stesura e poi all'attuazione di misure che hanno l'obiettivo di ridurre il consumo energetico, fino ad arrivare all'istallazione sul tetto di un impianto solare.