Nasce il progetto BIRO, un nuovo modo per riciclare le pale eoliche sfruttando la separazione meccanica dei materiali
Trovato nuovo sistema per riciclare le pale attraverso la separazione meccanica dei componenti
Sull'argomento "energie rinnovabili" l'economia circolare ha un angolino tutto suo, di cui fa parte da troppo tempo, forse, il riciclo fotovoltaico ma si sta finalmente concentrando anche sull'eolico.
A volerlo è il progetto BRIO, ricerca che ha portato alla nascita di un nuovo sistema per il riciclo delle pale eoliche.
Recuperare i materiali che compongono i rotori, non è cosi semplice.
Ciò che è in vetroresina deve passare attraverso processi molto difficili prima di essere riusati, comportando la separazione del vetro dalla plastica, procedura che risulta riscaldando il materiale a 600 gradi Celsius per lungo tempo, lontano quindi, dall'essere redditizio sia economicamente che a livello energetico.
Il progetto BRIO, finanziato dal programma europeo LIFE+, e avanzato da un insieme di società ed enti di ricerca capitanati da Iberdrola, potrebbe averne trovato la svolta.
I vari partner lavoreranno per riciclare le lame vecchie e danneggiate, recuperando quelli che sono i materiali usati per la loro produzione, per poterli sfruttare come materie prime seconde in altri prodotti.
Alla presentazione del progetto, condotta su scala pilota, i partecipanti hanno potuto capire come il riciclaggio meccanico possa comportare la separazione automatica dei materiali attraverso mezzi ottici e la loro frantumazione per creare frazioni di fibre lunghe e miscele di fibre corte e materiali polimerici da riutilizzare in altri settori.
L'obiettivo di mira è arrivare velocemente a soluzioni concrete per una corretta gestione dei rifiuti più complessi e sviluppare raccomandazioni per i politico perché possano dare una seconda vita ai parchi attraverso una normativa ad hoc per l'eolico come già accade per il riciclo del fotovoltaico