Le batterie agli ioni di litio sono molto potenti, ma hanno anche le loro insidie. Nella peggiore delle ipotesi, prendono fuoco. La filiera della raccolta e del riciclo ha bisogno di regole chiare e molta attenzione.
Per chi ha dimestichezza con l'aeronautica, il Boeing 787 (nome in codice Dreamliner) soffrì di diversi problemi durante il servizio, in particolare alcuni incendi a bordo causati dalle batterie agli ioni di litio. I controlli di alcune autorità (quella giapponese e quella degli Stati Uniti) costrinsero a terra tutti i Boeing 787 Dreamliner, fino a che la Boeing non ne rivide la progettazione.
Alle batterie che costituiscono la dotazione degli aerei, si sono aggiunte quelle portate a bordo dai passeggeri, all'interno di telefoni cellulari e laptop. Le une, come le altre, presentano la tendenza a incendiarsi spontaneamente. Se ciò accade in volo, può essere un grosso guaio.
Tuttavia, gli incendi durante il funzionamento sono rari. Queste batterie diventano un pericolo molto maggiore quando il loro ciclo di vita è terminato, durante la raccolta, lo smaltimento e il riciclo. Se le batterie vengono distrutte durante il processo, o si deformano in modo che i poli positivo e negativo si tocchino, può verificarsi una reazione di fuga termica, uno scambio incontrollato di ioni e il rilascio di ossigeno puro.
Questo processo si auto alimenta, portando a un incendio o un'esplosione che è molto difficile da controllare con mezzi convenzionali come l'acqua. Le istruzioni anti-incendio, in questo caso, prevedono di interrompere l'alimentazione dell'aria e consentire al fuoco di bruciare in modo più o meno controllato.
Il pericolo rappresentato dalle batterie agli ioni di litio sta diventando sempre più grande. Fino a pochi anni fa, le batterie agli ioni di litio erano rare negli impianti di gestione dei rifiuti o nelle discariche. Ma ora, una quota sempre maggiore sta raggiungendo la fine del ciclo di vita e deve essere smaltita. Dati mondiali non ne esistono, ma in Germania, per esempio, il numero di batterie agli ioni di litio in uso è triplicato tra il 2009 e il 2017 - da 3.300 a 10.000 tonnellate - secondo il ministero tedesco per l'ambiente. Entro il 2025, i ricercatori si aspettano che le cifre triplicheranno ancora.
Un gruppo di lavoro ISWA sul riciclaggio e la minimizzazione dei rifiuti (Working Group on Recycling and Waste Minimisation - WGRWM) ha intrapreso una ricerca per determinare gli effetti di questo problema a livello internazionale e per vedere se ci fossero suggerimenti di buone pratiche che potessero essere adottati.
Sono state ricevute in totale 12 risposte, tutte, tranne tre, provenienti da paesi europei; le tre risposte non europee provengono da Canada, Stati Uniti e Uruguay. Le batterie agli ioni di litio sono percepite come una fonte di rischio di incendio, ma pochi intervistati sono stati in grado di quantificare l'entità del problema o di fornire prove di incidenti causati dalle batterie agli ioni di litio, salvo pochi episodi.
Pochi paesi tengono registri completi degli incendi nei veicoli di raccolta o nelle stazioni di trasferimento, negli impianti di smistamento e in altri impianti di gestione dei rifiuti. Un sondaggio parziale, condotto dall'Associazione per i servizi ambientali (ESA) nel Regno Unito, rivela l'entità dei problemi di incendio in queste strutture e il potenziale contributo delle batterie agli ioni di litio al numero totale di incendi. Nel periodo da aprile 2019 a marzo 2020 sono stati registrati 670 incendi, di cui 145 attribuibili direttamente a batterie agli ioni di litio, e di altri 112 si sospetta che le batterie agli ioni di litio siano la causa.
Un'indagine austriaca sui recenti incendi nelle strutture austriache, ma anche in Sassonia, Nordreno-Vestfalia, Svezia e Gran Bretagna, nelle conclusioni, ipotizza che l'aumento del numero di incendi sia dovuto alla maggiore presenza di batterie agli ioni di litio.
Ci sono quindi buone ragioni per migliorare i sistemi di attenzione e controllo per uno smaltimento efficace delle batterie agli ioni di litio. È un settore cruciale per il futuro del pianeta, ed è importante che il litio trovi una circolarità, ma nella massima sicurezza per tutti gli operatori della filiera, compresi gli utenti delle batterie.
E per far questo serve la collaborazione di tutti, cittadini e operatori, anche della filiera della raccolta dei rifiuti. Poiché il litio è una materia prima che dovrà essere estratta dai pacchi batteria e quindi recuperata, anche i cittadini devono essere incoraggiati a fare la loro parte nella separazione dei loro rifiuti e nell'invio al riciclaggio.
Attualmente, la necessità più urgente è ridurre il rischio di incendio derivante dalla raccolta, trattamento e lavorazione delle batterie agli ioni di litio e garantire che le batterie siano conservate e maneggiate con cura. In questo contesto, è essenziale l'introduzione di orientamenti chiari sia per i cittadini che per i gestori di rifiuti.
È necessaria un'estensione della responsabilità del prodotto per le batterie agli ioni di litio. I distributori di batterie agli ioni di litio devono essere obbligati a smaltirle correttamente. Allo stesso tempo, saranno necessari maggiori sforzi per recuperare le preziose e limitate materie prime contenute nelle batterie agli ioni di litio in modo economicamente sostenibile.