Nuova tecnologia di stoccaggio dell'energia. Speriamo che il conto non sia salato.
Un consorzio di aziende svedesi sta esplorando in che modo il sale potrebbe essere usato per immagazzinare l'energia rinnovabile solare ed eolica.
Le risorse rinnovabili costano poco, ma hanno il problema che producono energia quando pare a loro, e non quando serve a noi. Questo è il vero e unico
collo di botglitia alla loro diffusione universale, sia in termini di costi che in termini di difficoltà tecniche.
La soluzione industriale che va per la maggiore è costituita da
pacchi di batterie al litio dislocati sul territorio per conservare l'energia elettrica prodotta. Ma tecnologie assai più antiche sono a disposizione dell'umanità, una fra tutte la possibilità di pompare acqua in qualche bacino in cima alla montagna. Ricadendo in una centrale idroelettrica, l'acqua stoccata restituirà buona parte dell'energia impiegata per la sua risalita. Una batteria ad acqua.
Ma non sempre sono disponibili bacini in quota, tubazioni colossali e turbine idroelettriche ad alta efficienza. Per questo è stato lanciato un nuovo progetto pilota per esplorare il modo in cui il sale potrebbe essere utilizzato per immagazzinare energia rinnovabile come quella di origine solare ed eolica.
L'utility svedese Vattenfall ha in corso una sperimentazione con la società SaltX Technology, che lavora su un sale nano-rivestito, che consente di caricare una "
batteria salina" diverse migliaia di volte e di conservare l'energia per settimane o mesi senza perdite.
Pare che l'attrezzo abbia dimostrato di immagazzinare fino a 10 volte più energia e per periodi molto più lunghi rispetto all'utilizzo dell'acqua come veicolo.
La tecnologia sarà testata su scala industriale per la prima volta nella centrale termoelettrica Reuter, gestita da Vattenfall a Berlino. La vecchia centrale a carbone sarà chiusa il prossimo anno dalla società svedese come parte di un piano aziendale che prevede di eliminare completamente il carbone entro il 2030.
Markus Witt, responsabile del progetto di Vattenfall Wärme Berlin, ha dichiarato: "
Nei prossimi mesi raccogliamo dati importanti per ottenere risposte alle domande su se e come questo tipo di impianto possa essere utilizzato nelle nostre attività. Alcune domande riguardano quali quantità di sale possano essere utilizzate, quale sia la velocità di restituzione di energia della batteria salina e come il processo possa essere controllato su scala industriale."
Tecnologie come questa, in grado di ridurre i costi e le emissioni, saranno tra quelle esposte al
The Energy Solutions Show (TESS) il 5 giugno al Millennium Point, di Birmingham.