I cambiamenti climatici hanno portato il problema ambientale nelle elezioni europee. I Verdi, per questo guadagnano 21 seggi. Quasi ovunque, esclusa l'Italia.
Uno sguardo sui risultati elettorali in UE, e sulla cronica mancianza, in Italia, di un partito ambientalista.
I risultati delle elezioni europee confermano un fatto importante:
l'Italia è un paese estremamente provinciale, in cui i temi europei, che alle elezioni europee dovrebbero trovare un minimo di attenzione, non sono stati minimamente affrontati, in favore delle beghe politiche tra i partiti italiani, in primis i due che costituiscono l'attuale governo.
Così stanno le cose. Non ci facciamo una gran figura. I temi della sicurezza e dell'immigrazione in Italia l'hanno fatta da padrone. Nel resto dell'Unione, invece, i temi che predominano sono un po' diversi. Fuori Italia ci si preoccupa, per esempio, del
cambiamento climatico, della biodiversità, di risorse energetiche rinnovabili. Queste preoccupazioni hanno determinato il grande successo dei partiti cosiddetti verdi, che ha investito l'Europa.
In particolare in Francia, Germania e Irlanda, i partiti verdi hanno fatto consistenti balzi in avanti rispetto alle elezioni del 2014. Complessivamente, il gruppo Verts/ALE del Parlamento europeo ha conquistato 71 seggi, il quarto partito in assoluto, oltre a essere il miglior risultato di sempre. Nel 2014, solo per fare un esempio, i verdi avevano 50 seggi.
Le proteste per il clima si sono verificate nelle settimane precedenti alle elezioni, quando i ragazzi delle scuole di tutta Europa che hanno promosso manifestazioni di massa sulla questione, i cosiddetti "
Fridays for Future" (vedi
La nostra unica speranza).
Un risultato in controtendenza rispetto a quello degli altri partiti tradizionali. I Verdi sono al secondo posto in Germania e al terzo posto in Francia e altrove, grazie soprattutto ai giovani elettori che hanno criticato i partiti della vecchia scuola. La vecchia politica è rea di aver ignorato le loro preoccupazioni sull'ambiente e offerto poche alternative a una generazione afflitta da gravi problemi economici e dalla paura per il futuro.
Anche gli xenofobi anti-immigrazione di estrema destra hanno guadagnato, ma meno di quanto ci si aspettasse. La vittoria dei Verdi potrebbe avere un impatto maggiore sulla politica. I partiti di centro-sinistra e di centro-destra che hanno governato a lungo il Parlamento hanno perso la maggioranza, il che significa che
dovranno dipendere da Verdi e altri centristi per far avanzare la loro agenda.
Il loro appello agli elettori va oltre l'ambiente, e si manifesta anche in una
critica al neoliberismo, considerato come responsabile dello stato del pianeta. Ma nel movimento c'è anche un'aperta critica alla deriva xenofoba che minaccia l'unione. A dimostrazione di ciò, il leader dell'estrema destra tedesca (AfD) Alexander Gauland ha dichiarato che il partito dei Verdi è oggi "
il principale nemico."
L'AfD è un partito apertamente negazionista, sia per quanto riguarda la Shoah, che per il cambiamento climatico. Ha avuto una notte deludente domenica, non riuscendo a eguagliare la sua performance nelle elezioni federali del 2017.
Come in Germania, anche la Francia ha visto una perdita umiliante per il centrosinistra, e guadagni sorprendenti per i Verdi. Sono arrivati al terzo posto, con circa il 13,5 percento dei voti. I socialisti, al contrario, hanno preso solo il 6,2%.
"
I verdi rappresentano l'unico progetto del futuro", ha detto lunedì il leader dei verdi francesi Yannick Jadot alla televisione francese. Il cambiamento climatico, ha detto un editoriale del quotidiano francese Liberation, "
è diventato il principale criterio per giudicare l'azione politica nell'Unione europea."
E in Italia? Trascinati dal duello Salvini-Di Maio, gli elettori non si preoccupano dell'ambiente. Il bipolarismo ci ha preso la mano, e litigare in politica è sempre conveniente, per almeno una delle due parti. I duelli colgono quasi sempre il risultato di eliminare gli altri contendenti. Craxi-De Mita (peraltro rieletto sindaco di Nusco, all'età di 91 anni), Berlusconi-Prodi o Saronni-Moser, il risultato non cambia.
Per questo e per altri motivi, l'Italia sente
la mancanza di un vero partito Verde (domenica quello nostrrano ha raccolto il 2,3% dei voti). Per questo e per altri motivi, le questioni ambientali sono derubricate e considerate marginali.