L'unione europea fa un passo avanti nell'affrontare l'inquinamento plastico, con nuove leggi per ridurre la plastica monouso usa-e-getta. Preoccupazione delle associazioni per la mancanza di obiettivi per alcuni oggetti.
La proposta della Commissione Europea per bandire la plastica monouso, pur necessaria, manca della doverosa definizione di obiettivi vioncolanrti.
La proposta della Commissione Europea, nata per ridurre l'impatto della plastica sull'ambiente, in particolare marino, stabilisce una serie di diverse misure politiche per i
prodotti monouso, a partire dai divieti e dalla riduzione, fino all'etichettatura e alla responsabilità estesa del produttore.
Meadhbh Bolger, dell'associazione Amici della Terra Europa, ha dichiarato: "
Queste nuove leggi stanno rispondendo al richiamo dei cittadini. Promuoveranno alternative riutilizzabili alle materie plastiche monouso, fornendo un potenziale non solo per ridurre l'inquinamento, ma anche per creare posti di lavoro e opportunità per economie resilienti locali, preservando al tempo stesso le risorse naturali da cui dipendiamo tutti."
Tra le misure legislative proposte troviamo:
- il
divieto di cannucce di plastica monouso, posate e piatti, bastoncini di cotone e bastoncini per palloncini;
-
obiettivi nazionali di riduzione del consumo di bicchieri e stoviglie, obiettivi minimi di imballaggio riutilizzabili e la garanzia che tali articoli non siano forniti gratuitamente;
- l'obiettivo per il 2025 del 90% di raccolta differenziata di
bottiglie di plastica, da conseguire attraverso i sistemi di responsabilità estesa del produttore o l'implementazione di sistemi di vuoto a rendere;
-
etichettatura dettagliata su assorbenti igienici, salviettine umidificate e palloncini per informare i cittadini dell'impatto negativo sull'ambiente di uno smaltimento inadeguato;
- sistemi di
responsabilità estesa del produttore per molti prodotti, tra i quali attrezzi da pesca, mozziconi di sigarette, contenitori per bevande compresi tappi e coperchi, contenitori per alimenti, sacchetti di plastica leggeri e salviettine umidificate.
Non è tutto oro quello che luccica: la legge non fissa specifici obiettivi di riduzione a livello UE per i
contenitori per alimenti e le tazze per bevande calde. La promessa è quella di esaminare questa possibilità solo dopo sei anni dal recepimento (circa 2027). Questo potrebbe permettere a paesi pigri di vantare di aver adottato misure adeguate in presenza di qualsiasi riduzione, indipendentemente dalla loro entità.
Parlando a nome di Rethink Plastic, l'Agenzia per le indagini ambientali, Sarah Baulch ha dichiarato: "
Data l'urgenza e la portata del problema, la mancanza di obiettivi specifici di riduzione per gli Stati membri è allarmante. Chiediamo al Parlamento europeo e ai ministri dell'UE di mettere in atto obiettivi precisi, per garantire un superamento efficace e rapido derlla plastica monouso."
Il Parlamento europeo e il Consiglio dei ministri dell'UE discuteranno e modificheranno la proposta legislativa nei prossimi mesi.