In Germania, terra sconvolta dai divieti municipali al diesel, l'associazione automobilistica ADAC pubblica una nuova indagine. Conclusione: il diesel può essere più ecologico di una e-car, dipende dalle dimensioni della vettura e dal chilometraggio.
A determinare un minor impatto ambientale nel ciclo di vita dell'auto sono il chilometraggio e l'incidenza delle fonti rinnovabili d'energia nel mix energetico nazionale. Ma stiamo parlando solo di CO2.
L'ADAC, l'Automobile Club tedesco, equivalente della nostra ACI, ha per la prima volta confrontato il bilancio globale della CO2 di tutti i tipi di autovetture in
uno studio pubblicato sul suo sito web.
Lo scorso novembre uno studio del MIT aveva calcolato le emissioni di una berlina elettrica e di un'utilitaria a benzina durante l'intero ciclo di vita, con il risultato a favore dell'utilitaria a combustione. Questa ricerca tedesca non fa altro che confermare l'omologo studio statunitense.
La ricerca di Adac ha confrontato le emissioni di automobili con diverse alimentazioni su una base di percorrenza di 150.000 chilometri: benzina, gasolio, ma anche gas metano e GPL, ibride e full-electric. Il risultato: non esiste un tipo di motore con il miglior bilancio climatico in tutte le situazioni.
L'auto elettrica, in particolare, non è sempre particolarmente rispettosa del clima.
Come si è giunti a queste conclusioni, visto che nell'immaginario collettivo l'auto elettrica non inquina? Occorre valutare che anche
la costruzione dell'auto, la produzione di batterie e la produzione di energia generano emissioni di CO2. Per costruire le batterie occorre un'elevata percentuale di minerali rari come cobalto, litio e nichel. Causa la crescente domanda di auto elettriche questi materiali saranno fonte di tensioni economiche e politiche.
Ma l'auto elettrica si basa anche sull'energia di rete, che ovunque è prodotta con un peculiare mix energetico, tutt'altro che a zero-carbonio. In molti Paesi, come la Germania, molta energia elettrica è ancora prodotta dal carbone.
Ma quanta CO2 è prodotta complessivamente nella produzione/riciclo del veicolo, nella fornitura di carburante, elettricità e nella guida stessa? Come confrontare veicoli a combustione interna con veicoli elettrici e misti? Quello che manca nella nostra impronta di carbonio intuitiva, è una considerazione degli inquinanti atmosferici totali e dei fabbisogni di risorse delle materie prime (come litio o terre rare), acqua e uso del suolo.
Attualmente non ci sono calcoli definitivi, e ognuno sembra portare acqua al proprio mulino. L'ADAC ha svolto un lavoro minuzioso di ricerca cercando di cogliere tutti gli aspetti collegati alle varie tecnologie. Un noioso incastro di puzzle. Tutte le spese energetiche necessarie hanno dovuto essere calcolate sull'intero ciclo di vita di un veicolo, che è stato fissato a 150.000 chilometri percorsi.
Si è deciso di valutare tre fattori: prima di tutto le emissioni di CO2 che si verificano durante la fabbricazione del veicolo e il successivo riciclo. Poi è necessario tener conto delle emissioni che si verificano durante la preparazione e la produzione del carburante o dell'elettricità dalla sorgente al veicolo. Infine si calcolano le emissioni dirette di CO2 nell'uso del veicolo.
Queste cifre sono state calcolate in riferimento alle auto migliori nella loro categoria di veicoli. La partita contro il Diesel si gioca sulle percorrenze: fino a 50.000 chilometri di strada, le auto elettriche non compensano le emissioni di CO2 con cui viene prodotta la batteria e le auto Diesel risultano meno inquinanti (
Figura 4). Lo stesso discorso vale sulle auto di grandi potenza e dimensioni, anche a 150.000 km totali percorsi.
Per le auto di grandi dimensioni (
Figura 1), il diesel con 33.000 kg di CO2 dopo 150.000 km (= 219 g/km di CO2) ha di gran lunga il miglior bilancio di CO2. L'auto elettrica (277 g/km) funziona peggio a causa della grande batteria (molta CO2 nella produzione) e l'elevato consumo energetico. Solo con l'uso di energia elettrica rinnovabile al 100%, il bilancio dell'elettrico sarebbe migliore.
Nella classe compatta (
Figura 2), l'auto elettrica ha il miglior bilancio di CO2 anche con l'uso del mix energetico medio tedesco con 150 g/km di CO2 in 150.000 km, appena prima dell'ibrido. Seguono gas naturale (174 g/km), diesel (186 g/km) e GPL (188 g/km). Il motore a benzina produce 201 g/km, il peggiore bilancio ecologico tra quelli esaminati.
Anche con una piccola auto (
Figura 3), con un chilometraggio sempre di 150.000 km, l'auto elettrica ha le minori emissioni di CO2 (158 g/km), ma solo poco meglio del diesel (166 g/km). Le auto a benzina (177 g/km) e ibride (178 g/m) non sono molto lontane.
Il risultato più importante del bilancio climatico ADAC: non si può affermare in una dichiarazione generale quale tipo di motore abbia generalmente il miglior bilancio di CO2. E l'auto elettrica deve scontare le elevate emissioni di CO2 nella produzione di batterie e nella fornitura di energia.
Tuttavia, lo studio suggerisce che i numeri possono variare in base ai modelli, all'uso che se ne fa ogni anno, e in base alle risorse che ogni Paese utilizza per produrre energia.
Un'ultima considerazione: nemmeno l'ADAC tedesca pare sottrarsi alla tendenza di tirare acqua al proprio mulino. La Germania è il più importante produttore mondiale di veicoli diesel, e valutare il loro impatto solo in termini di CO2 non rende giustizia alle preoccupazioni sull'impatto sulla salute di altri inquinanti, come
gli ossidi di Azoto e di Zolfo, prodotti in abbondanza da questi motori, e su cui si sono consumati i recenti scandali industriali (vedi
Diesel: l'assassino silenzioso).