In Sudafrica un'università cerca di contaminare l'alta moda con abiti realizzati con materiali riciclati.
La London International School of Fashion a Blairgowrie prova a insegnare il riciclo, partendo dai giovani, in uno dei settori più spreconi e problematici dell'economia.
La collaborazione con il Comune di Johannesburg e una locale scuola di moda, la London International School of Fashion a Blairgowrie ha dato inizio alla campagna "
WasteStopWithMe" che ha lo scopo di incoraggiare alla corretta gestione dei rifiuti.
La fondatrice di Miss
Terra Sud Africa Ella Bella Constantinides sarà testimonial per incoraggiare al riciclo, al riutilizzo e alla riduzione di tutti i rifiuti.
In che cosa consiste questa campagna, a parte la fuffa e i riflettori dei media sudafricani? Sostanzialmente, nella realizzazione di abiti con materie seconde derivate dal riciclo, un po' come avviene da tempo per gli abiti in tessuto artificiale indossati dai poveri di tutto il pianeta.
Gli studenti universitari del primo anno, infatti, sono stati incaricati di realizzare indumenti con materiali riciclati che saranno poi indossati dalla finalista di Miss "Terra" Sud Africa al gala del concorso nel mese di settembre.
L'iniziativa ha l'obiettivo di rendere le persone consapevoli sullo spreco di risorse, come l'acqua, gli imballaggi alimentari, la plastica e l'energia elettrica, ma anche di promuovere l'acquisto da parte dei residenti di prodotti sudafricani per rilanciare l'economia locale.
Forse lo scenario non è il più adatto per lanciare messaggi di questo tipo, ma è noto che il settore dell'abbigliamento, oltre ai gravissimi problemi socio-economici che genera (vedi articolo
Tessile: un settore pericoloso sulle Matonele), è anche una notevole fonte di inquinamento.
Secondo Greenpeace, i grandi marchi della moda sono responsabili dell'inquinamento dei fiumi cinesi. In
un'indagine del 2012, significative quantità di sostanze chimiche pericolose sono state individuate nell’acqua in prossimità dello scarico delle fabbriche che riforniscono marchi come
Levi’s ,
Calvin Klein e
GAP.
Le persone dovrebbero essere consapevoli dei rifiuti che producono col loro stile di consumo, e adottare misure per ridurre il proprio impatto ambientale.