Il governo del Kenya annuncia il divieto di uso, produzione e importazione dei sacchetti di plastica entro 6 mesi.
Il Kenya ha aderito alla campagna delle Nazioni Unite Clean Seas per dire stop all'inquinamento derivato dalla plastica.
Oggi il governo del Kenya ha dichiarato
il divieto di uso, produzione e importazione dei sacchetti di plastica entro 6 mesi.
Un annuncio che arriva dopo tre settimane che l'ONU ha dichiarato guerra alla plastica attraverso la nuova iniziativa
Clean Seas, la quale ha visto l'impegno di 10 governi per affrontare il problema dell'inquinamento derivato dalla plastica.
I sacchetti di plastica distribuiti ogni anno in Kenya solo dai supermercati sono circa 100 milioni e questo è una della principali cause di numerosi danni sia all'ambiente che alla salute, dell'uccisione di numerosi animali che li scambiano per cibo, danni ai terreni agricoli, ai siti turistici, oltre ad essere terreni fertili per le zanzare che potenzialmente portano malattie come la malaria.
Erik Solheim, Responsabile Ambiente delle Nazioni Unite, ha affermato che il Kenya sta prendendo misure severe per rimuovere questo inquinamento. Inoltre, i rifiuti plastici provocano anche danni incommensurabili all'ecosistema rendendoli fragili, e queste iniziative sono passi avanti per invertire la tendenza della plastica.
Secondo Solheim, il Kenya dovrebbe essere lodato per la sua leadership ambientale. Un esempio che si spera possa ispirare gli altri paesi a contribuire e ad impegnarsi nella campagna Clean Seas.
I sacchetti di plastica sono la prima priorità all'interno del settore dello smaltimento dei rifiuti urbani nel Paese, in particolare nelle comunità più povere dove l'accesso ai sistemi di smaltimento e l'assistenza sanitaria sono limitati.
Essi contribuiscono anche agli 8 milioni di tonnellate di plastica che finiscono nell'oceano ogni anno. Se si continua su questa strada, entro il 2050 vi sarà più plastica che animali marini negli oceani.
Il Kenya oggi è l'11° paese ad intervenire a sostegno della campagna ambientale delle Nazioni Unite. In Africa,
Ruanda e Marocco hanno già vietato i sacchetti di plastica e altri paesi a breve annunceranno le loro misure in tema.
Un paese che ha dichiarato di essersi impegnato a ridurre drasticamente i rifiuti marini del 70% è l'Indonesia, il Canada ha rinunciato alle microsfere e Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti hanno annunciato il divieto delle microsfere nei cosmetici.
La campagna
Clean Seas delle Nazioni Unite invita tutti i governi a creare politiche volte alla riduzione della plastica, diminuendo anche l'utilizzo di imballaggi da parte delle industrie, oltre ad invitare i consumatori a cambiare le loro abitudini quotidiane prima che sia troppo tardi.