Il governo danese vuole ridurre i rifiuti alimentari del 25% in soli cinque anni.
La Danimarca da cinque anni è diventata uno dei Paesi europei nella lotta contro gli sprechi alimentari.
Il governo si affida ad una organizzazione per raggiungere una riduzione del 25%.
Un'organizzazione con a capo una donna di origine russa è stata scelta dal governo danese per aiutare il paese a ridurre i rifiuti alimentari del 25% in soli cinque anni.
Selina Juul, arrivata in Danimarca dalla Russia quando aveva solo 13 anni, è rimasta impressionata dalla quantità di cibo che veniva sprecato nei supermercati.
Infatti, in una intervista alla BBC, ha spiegato che nel suo Paese vi è stato un periodo caratterizzato da carenza di cibo, crollo delle infrastrutture e del comunismo, che dava poche speranze di avere qualcosa da mettere sulle loro tavole.
Così con la sua organizzazione, "
Stop Spild Af Mad", ovvero "
smettere di sprecare il cibo", è diventata un punto di riferimento per il governo danese che vuole la riduzione dei rifiuti alimentari.
Ms Juul ha convinto la più grande catena di supermercati economici del paese,
Rema 1000, a sostituire gli sconti sui "formati famiglia" in sconti sul singolo prodotto in modo da ridurre al minimo gli scarti alimentari.
Max Skov Hanser, addetto al reparto frutta e verdura di Rema 1000, ha affermato che venivano gettate dalle 80 alle 100 banane al giorno. Dopo aver messo un cartello con scritto "
prendimi sono single", il 90% delle banane veniva venduto e non gettato.
Negli ultimi cinque anni la Danimarca è diventata uno dei principali Paesi europei nella lotta contro gli sprechi alimentari.
Lo scorso anno, un ente di beneficenza a Copenhagen ha aperto il primo supermercato danese per le eccedenze alimentari, Wefood, vendendo prodotti a prezzi scontati del 30 - 50% in meno rispetto ai rivenditori abituali.
Wefood, spera di contribuire a ridurre le 700.000 tonnellate di rifiuti alimentari prodotte ogni anno in Danimarca. Ms Juul ha sottolineato che i consumatori sono i "più grandi spreconi".
"
I rifiuti alimentari sono la più grande mancanza di rispetto verso la natura, verso la società e le persone che producono il cibo stesso, verso gli animali, e verso tempo e danaro", ha concluso Selina.