Sperimentato un processo per l'estrazione dei metalli dalle batterie al litio. La ricerca effettuata dai docenti di un'università islamica.
Una ricerca spiega come separare correttamente i metalli presenti nelle batterie al litio da altri componenti.
Le
batterie agli ioni di litio ricaricabili che alimentano i nostri telefonini, sono utilizzati anche per i nuovi veicoli elettrici e non solo.
Una ricerca pubblicata dal Journal of Energy Technology and Policy mostra un nuovo sistema per estrarre il litio e il cobalto, i maggiori componenti di queste batterie.
Secondo Ataur Rahman docente del Dipartimento di Ingegneria Meccanica presso l'
Università Internazionale Islamica in Malesia, insieme a Rafia Afroz, collega presso il Dipartimento di Economia, hanno sottolineato che la domanda di litio e cobalto per costruire le batterie agli ioni di litio è in aumento e quindi hanno studiato una nuova tecnologia di riciclaggio in grado di estrarre con ragionevole efficienza i metalli dalle batterie di scarto.
Attraverso dei test di laboratorio su batterie al litio standard di 48.8 Wh, si è capito che con il metodo idrometallurgico si può recuperare questi metalli.
Inizialmente le batterie vengono cotte in un forno a 700 gradi Celsius per distruggere i composti organici, come plastica e schiume.
Il materiale calcinato trasporta i metalli e i componenti metallici (sali ed ossidi) trattati con acido cloridrico e acido solforico, per separare i diversi metalli.
Il gruppo ha fatto questo esperimento con il perossido di idrogeno, agente riducente, per capire se questo reagente fosse in grado di migliorare il processo di separazione.
Una volta estratto il litio con quasi il 50% di efficienza e il cobalto con il 25% hanno concluso che era fattibile.
Visto che ciascuno di questi metalli rappresenta il 41% del peso di una batteria da 48,8 Wh, sono tassi utili , dato il riscaldamento e l'uso di acido, per rappresentare un approccio commercialmente praticabile per riciclare elettrodi da tali batterie.
I metalli separati potrebbero essere utilizzati nella fabbricazione di batterie nuove o in altre tipologie di prodotti. I rifiuti liquidi contaminati potrebbero essere ulteriormente smaltiti in modo sicuro secondo le norme di riciclo.