La boiata della settimana è una bici purificatrice di aria. Chi non inquina deve fare uno sforzo supplementare per disinquinare. Questo succede quando i sedicenti artisti si occupano di tecnologia.
Dopo la Smog Free Tower, la torre che pulisce l'aria nelle metropoli, Roosegaarde idealizza la Smog Free Bycicle, la bicicletta piccola e personale che contribuisce a pulire l'aria. Delirio.
Le biciclette sono da sempre il mezzo di trasporto più ecologico. In un mondo governato da aerei, treni e automobili, è bello vedere qualcuno che decide di affidare una parte della propria mobilità alla bicicletta. C'è qualcosa di eroico in questi cittadini che ogni giorno sfidano i pericoli e la malsanità del traffico, per motivi essenzialmente ideologici. E allora, perché non
caricare sulle loro spalle il peso e il costo di un complicato ionizzatore di aria, in modo che oltre a non creare inquinamento aggiuntivo (rischiando la propria vita e salute) il ciclista dia una bella pulita all'aria inquinata dagli automobilisti?
È questa l'idea che deve essere balenata nella mente bacata di Daan Roosegaarde, sedicente artista e innovatore olandese, che ha ideato
la boiata di questa settimana, ovvero le biciclette succhia-smog. Già noto alle procure di tutto il mondo per la sua torre
Smog Free, una gigantesca aspirapolvere e aspira-soldi-pubblici installata in Cina, ha deciso di estendere il concetto in mobilità, creando biciclette dal funzionamento simile alla torretta di cui sopra.
Lo smog proviene da varie fonti, tra cui gli scarichi automobilistici, le centrali elettriche, le fabbriche e prodotti di consumo come vernice, spray per capelli, solventi chimici e altri prodotti di consumo. Logica vorrebbe che a sobbarcarsi il disinquinamento fossero gli utilizzatori di queste diavolerie. No: Daan ha pensato che col cavolo che gli inquinatori potrebbero darsi da fare per migliorare l'ambiente. Meglio chiederlo a quelli che hanno la scritta "
Giocondo" sulla fronte, e che ogni giorno si illudono di migliorare il mondo.
La bicicletta mangia smog è dotata di un apposito purificatore d'aria, il quale viene azionato dal movimento dei pedali.
Doppia fatica per risolvere problemi determinati da altri. L'aria passa attraverso lo ionizzatore montato sul manubrio della bicicletta, nel quale le polveri sottili vengono caricate elettrostaticamente e quindi precipitano, mentre invece l'aria fuoriesce pura e pulita.
È stata realizzata in un laboratorio ospitato da Studio Roosegaarde al museo d'arte contemporanea M Woods di Pechino. Il professor Yang dell'Università di Tsinghua e l'artista Matt Hope avevano lavorato per un'idea di una bicicletta filtrante quattro anni fa. La loro idea ha portato allo sviluppo di questa nuova innovazione in bicicletta, che è stata lanciata a margine dell'apertura della nuova torre succhia-smog a Tianjin. Perché due oggetti inutili sono meglio di uno.
Non è chiaro se e quando verrà realizzato un ulteriore accessorio per questa fantastica bicicletta: la scopa rotante che mentre il ciclista pedala, spazza la strada, realizzando un altro utile servizio di disinquinamento. Il geniale Daan ha anche un'idea su
dove infilare il manico della scopa, ma non l'ha ancora rivelato agli organi di stampa.