Un parco giochi realizzato con il riciclo delle scarpe sportive
Nasce a Genova il primo parco giochi del riciclo.
Il Giardino di Betty, 80 metri quadri trasformati in un'area giochi per bambini, realizzata con il riciclo delle scarpe sportive raccolte in città.
Un'area di circa 80 metri quadrati nel parco di Villa Doria Centurione, storica dimora nobiliare a Genova, trasformata in un parco giochi realizzato con la materia prima seconda derivata dal riciclo di scarpe sportive raccolte nella città.
Il progetto esosport, dedicato interamente al riciclo e alla raccolta di scarpe sportive usate, è nato con l'accordo tra Amiu e Eso, azienda specializzata nei rifiuti da ufficio.
Il nome del parco, il Giardino di Betty, è stato scelto in nome di Elisabetta Salvioni Meletiou, moglie di Nicolas Meletiou, il quale si è posto il problema del corretto smaltimento delle scarpe sportive ormai giunte alla fine del loro corso.
Elisabetta lo ha seguito con dedizione nella conduzione del progetto esosport, nato nel 2009, fino al 2 luglio 2011, giorno della sua morte.
La raccolta delle scarpe ha come obiettivo, attraverso un preciso processo di separazione della suola dalla tomaia, la generazione di materia prima seconda, oltre che il lancio di un forte messaggio ecologico.
Eso, che da sempre ha a cuore l'amore per l'ambiente, visto come risorsa di cui averne cura, è convinto dell'idea che i rifiuti si possono trasformare in risorsa. Ecco che allora ha colto al volo l'occasione della nascente legge di stabilità per diventare, con altre aziende illuminate, una Società Benefit.
Il progetto prosegue quindi, grazie anche all'accordo con Amiu, che ha installato in tutta la città dispositivi per la raccolta di scarpe, EsoBox. In questo modo è stato possibile costruire in Liguria, il terzo Giardino di Betty in un parco del 1548 immerso nel verde.