I dati arrivano dal Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori
Cresce in Italia il recupero di pile e accumulatori. Si è raggiunto il 41% su base europea.
La raccolta di pile, batterie per cellulari e accumulatori portatili sale a 10 milioni di chilogrammi recuperati in Italia in un solo anno, allineandoci ai risultati su base europea con il 41%: obiettivo per settembre 2016 è il 45%.
Questi i dati del 2015 mostrati dal Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA), organismo che si occupa di coordinare le attività di raccolta di pile e accumulatori da parte dei Sistemi Collettivi e Individuali creati dai produttori di questi rifiuti.
Alla fine del 2015 le località di raccolta distribuite su territorio nazionale, iscritte al portale CDCNPA erano circa 4.500.
La maggior parte sono diffuse al Nord: in primis troviamo la Lombardia, seguita da Veneto e Piemonte.
Nel Centro i migliori risultati sono stati raggiunti da Lazio e Toscana, al Sud e nelle Isole invece, sono la Campania e la Puglia.
Nel settore degli accumulatori industriali e per i veicoli sono stati raccolti circa 159.866.869 kg, un leggero calo rispetto al 2014.
Nonostante ciò, l'Italia si classifica al quarto posto per immesso sul mercato e per la raccolta, con un aumento di circa 30.000 tonnellate in più raccolte dal 2010 al 2014.
Gian Luca Galletti, Minostro dell'Ambiente, nella prefazione al Report del CDCNPA, ha sostenuto che l'economia circolare è la scelta più strategica che si è potuto attuare per avviare l'Italia ad uno sviluppo sostenibile.
Infatti, la corretta raccolta e il recupero dei rifiuti, ha continuaro Galletti, sono molto importanti quando si parla di pile ed accumulatori.
Il Ministro è fermamente convinto che l'impegno del CDCNPA, insieme al Governo, porterà l'Italia in linea con i modelli europei.
Bisognerà quindi lavorare insieme attraverso azioni coordinate per raggiungere ottimi risultati e per dare la possibilità al nostro Paese di essere un esempio valido e virtuoso per tutta l'Europa.