Il Belgio guida la classifica del riciclo degli imballaggi. Lituania superstar per riciclo della plastica, con un incoraggiante 74%. Gli altri membri UE molto più indietro. Italia a centro classifica.
Eurostat pubblica i dati dei vari rifiuti riciclati in Unione Europea.
Secondo i
dati pubblicati da Eurostat, il riciclo in Europa cresce, ma non con l'impeto auspicabile per l'economia circolare che la commissione sta perseguendo. Soprattutto, ci sono molte eccellenze e, di conseguenza, molte nazioni sono indietro.
Ai fini di questa ricerca, il tasso di riciclo indica la quantità totale di rifiuti di imballaggio riciclati, rispetto alla quantità totale di rifiuti di imballaggio generati.
Nel 2016, ultimo anno di rilevazione disponibile, la quota di
riciclo degli imballaggi è stimata in crescita al 67%, ma con molta variabilità. Svetta il Belgio, nella valutazione complessiva, con un tasso dell'81,9%. Malta sta all'ultimo posto (tra le nazioni che hanno prodotto dati) col 37%, l'Italia staziona a metà classifica con il 66,9%.
Per quanto riguarda il
vetro, la media del riciclato europea si assesta nel 2016 al 73,8%, sempre in crescita, ma di poco. Sempre leader il Belgio, ma dietro la Slovenia che supera di poco il 100%, a significare che il vetro riciclato è stato superiore alla quantità di scarto prodotta, evidentemente in forza all'importazione di materiale da riciclare. Il 70,6% vale all'Italia una posizione di medio-bassa classifica.
Il tasso di riciclo dei rifiuti di imballaggio di
plastica nell'UE è del 42,4% nel 2016, ma è aumentato rispetto al 24% del 2005. L'aumento di oltre 18 punti percentuali è stata una tendenza osservata in tutti gli Stati membri dell'UE, ad eccezione dell'Estonia, che ha visto addirittura una riduzione dei tassi di riciclo dei rifiuti di imballaggio in plastica.
In otto Stati membri, più della metà dei rifiuti di imballaggio in plastica è stata riciclata. Questi i membri virtuosi:
- Lituania (74%)
- Cipro (64%)
- Slovenia (62%)
- Repubblica Ceca (59%)
- Bulgaria (53%)
- Slovacchia e Paesi Bassi (52% ciascuno)
- Svezia (51%)
Altri stati con alti tassi di riciclo sono la Polonia (46,9%), la Germania (48,4%), la Spagna (45,5%) e il Regno Unito (44,9%). L'Italia langue a metà classifica con un modesto 42,4%.
Nella lista dei cattivi, quelli con un tasso di riciclo di imballaggi in plastica inferiore a un terzo, troviamo Lussemburgo (33%), Ungheria e Irlanda (31%), Malta (29%), Francia (26%), Finlandia ed Estonia (25%).
Per quanto riguarda la
carta e il cartone, a fronte di un risultato medio europeo maggiore all'84%, la leader è la Finlandia con il 114%, che significa che ha importato parecchia carta da riciclare. Nessuna nazione sta sotto il 50%, con l'Italia a metà della lista, con quasi un 80%, di poco inferiore alla media.
Meno incoraggiante la quota riciclata dei
metalli, al 78,3%, con Liechtenstein e il solito Belgio a quota 100 o giù di lì. Stupiscono Malta e Croazia con valori del 25 e del 16% rispettivamente. L'Italia sempre al centro con il 75%
Preoccupa il
legno, dove evidentemente c'è ancora molto lavoro da fare. Meno del 40% la media UE, ma il Portogallo ha una percentuale superiore al 100%, a dimostrazione che con le infrastrutture giuste si può lavorare bene. L'italia si difende con un incoraggiante 60%. È nella parte bassa della classifica che l'Europa sbraca, con una quindicina di paesi sotto il 30%, e Malta, Croazia e Liechtenstein con valori vicini allo zero.