Greenpeace inizia un'altra campagna contro i rifiuti plastici che stanno invadendo i nostri mari.
Parte il tour di ricerca scientifica organizzato da Greenpeace. La nave passerà anche in Italia, Croazia e Grecia prima di finire il suoi giro sulle coste bulgare del mar Nero. Ogni anno finiscono negli oceani tra le 4,8 e le 12,7 tonnellate di plastica proveniente dalle 192 nazioni costiere del pianeta. Riciclare non è sufficiente.
In occasione della Giornata mondiale degli oceani, di cui abbiamo parlato in
Parole inutili a difesa degli oceani, dalla Spagna parte il tour di ricerca scientifica organizzato da Greenpeace e guidato dall'imbarcazione
Rainbow Warrior. La nave solcherà le coste di Italia, Croazia e Grecia prima di finire il suo giro sulle coste bulgare del mar Nero.
Greenpeace ha dichiarato che nel Mediterraneo il 96% dei rifiuti plastici galleggianti è costituito da plastica. È una situazione che non interessa solo la superficie del
Mare Nostrum, visto che i rifiuti in plastica sono stati trovati anche a più di tre chilometri di profondità. Il livello di accumulo di questi detriti può essere comparato a quello delle aree tropicali, meglio conosciute come "
zuppe di plastica".
Le soluzioni non possono che essere drastiche: a questo proposito ricordiamo l'appello per firmare una petizione che spinga i governi a impegnarsi nell'eliminazione dei prodotti usa e getta in materiale plastico, di cui abbiamo parlato nell'articolo citato in precedenza.
Serena Maso, della campagna Mare di Greenpeace Italia, ha affermato che secondo alcuni studi, ogni anno finiscono negli oceani tra le 4,8 e le 12,7 tonnellate di plastica provenienti dalle 192 nazioni costiere del pianeta.
Secondo la Maso, riciclare non è sufficiente alla risoluzione del problema, ma è compito del governo incentivare la prevenzione al problema alla fonte, riducendo ad esempio gli imballaggi e i prodotti monouso, e puntare prima al riutilizzo e poi al riciclo.
La Rainbow Warrior sarà in Italia dal 22 giugno al 9 luglio. Il tour italiano partirà da Genova, passerà per la Campania e finirà nell'Adriatico.