L'inquinamento ambientale e atmosferico. Effetti sull'uomo e sul pianeta che richiedono una presa di posizione non più derogabile.
Capire e analizzare il ruolo degli esseri umani sul pianeta è importante per arrivare a realizzare possibili soluzioni ecologiche in linea con le normative di tutela ambientale e con il buonsenso.
Al momento la terra, industrializzata e inquinata, è in pericolo: non esiste luogo in cui la natura e la salute non ne siano intaccate.
Soffermandosi sul concetto di energia, divisa tra fonti primarie e secondarie, rinnovabili e non, si può comprenderne l'impiego che se ne è fatto negli ultimi dieci anni.
È anche utile soffermarsi sul peso negativo dell'inquinamento ambientale e sui suoi effetti sull'uomo e sul pianeta stesso.
L'inquinamento, atmosferico e ambientale, è una parte fondamentale del problema, al quale si cercano continuamente soluzioni, specialmente in determinate zone del pianeta.
L'intera umanità si sta auto distruggendo ed è complicato capire il grado di gravità di questa situazione ambientale e atmosferica, ma ancora più difficile è per l'uomo riuscire a metabolizzare ciò che sta succedendo, i cambiamenti che dovrà fare sia sullo stile di vita che nell'atteggiamento verso la natura.
Le risorse naturali, e questo lo sappiamo, non sono un bene inesauribile, soprattutto nel caso dei combustibili fossili, e si stanno avvicinando all'esaurimento.
Il problema dell'inquinamento oltre a toccare la sfera ambientale, ha gravi conseguenze anche sulla salute umana: alcune ricerche effettuate dall'organizzazione Mondiale della Sanità, ha rilevato che in un solo anno sono incrementate di un buon 10% le persone che hanno accusato problemi respiratori, bronchiti croniche.
E' anche interessante sottolineare come l'aumento dell'inquinamento nell'aria possa incidere anche sulla temperatura terrestre, che può anche causare un abbassamento di 3,5° delle temperature medie durante gli inverni.
Dati che anno dopo anno sono sempre più significativi e preoccupanti.
Dal punto di vista legale, per "inquinamento" si intende la modificazione della composizione normale dell'aria atmosferica ad opera di fumi, gas, polveri odori e sostanze che ne alterano la salubrità, danneggiando quindi la salute dei cittadini, ma anche beni pubblici e privati.
Capire quindi come l'uomo sia arrivato a questo punto, è una questione complessa e molto delicata.
Ma soprattutto comprendere come mai da 2 secoli, quindi dalla rivoluzione industriale, l'uomo sia riuscito a restare indifferente verso ciò che lo circondava e ancora lo circonda.
Purtroppo, l'uomo per natura tende a progredire e ad evolversi verso situazioni di maggior capacità tecnica e di dominio su ciò che gli sta intorno, quindi sarà disposto e pronto ad usare ogni mezzo a disposizione, che sia esso il più dannoso e inquinante per il territorio limitrofo, visto che con il progresso stesso si progredisce ed è necessario utilizzare sistemi e macchinari non idonei allo sviluppo di strumenti ecologici in linea con le normative di tutela ambientale.
E' comprensibile, ma non giustificabile, che l'uomo abbia inizialmente impiegato tutte le forze per mettere in piedi un sistema industriale la cui crescita e potenzialità erano inversamente proporzionali alla salute dell'ambiente.
E' altrettanto logico pensare che con lo slancio economico avuto soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, e in particolare in paesi orientali come Cina ed India, l'attenzione si sia spostata sull'ottimizzazione dei costi di produzione e sul soddisfare la richiesta d'acquisto, e non su una ricerca nel settore ecologico o sulla realizzazione di strutture a norma dal punto di vista ambientale.
E' comprensibile invece il progredire della distruzione ambientale, in quanto la richiesta di energia continua a crescere e l'utilizzo di centrali solari, eoliche e idroelettriche non sarebbero in grado di garantire la copertura energetica su tutto il territorio.
L'uomo si sta auto distruggendo colpendo purtroppo ciò che è fondamentale per la sua esistenza: la natura.
L'ultimo fattore da considerare è appunto il fatto che gli uomini tendono per loro stessa natura a riunirsi in agglomerati più o meno grandi, che comunemente chiamiamo città o paesi, che producono una quantità di inquinamento, o residui tossici, molto più dannosa rispetto a quella prodotta da piccole unità che si distribuiscono su un territorio più ampio.
Questo perché la natura ha la fortuna di essere dotata di un sistema di auto depurazione
Il vero problema, oggi, dal punto di vista energetico, è cercare una "cura" per il pianeta che sia di aiuto anche al territorio e all'economia in ambito ecologico.
Nonostante le fonti rinnovabili rimangano le stesse, popolazione e richiesta di energia sono in continua crescita e non si possono fermare.
E' necessario quindi adeguarle alle risorse rinnovabili già esistenti sul territorio garantendo però la giusta copertura energetica.
Rispetto, Risparmio ed ecologia sono le parole chiave per il mondo energetico del futuro: un futuro purtroppo immediato e di vitale importanza per ogni generazione, presente e futura.
Ogni uomo è dotato di ragione e creatività, capacità che lo hanno distinto dagli altri esseri viventi e deve usarle al meglio per l'ambiente e per sé.
L'applicazione di centrali che sfruttano fenomeni fisici naturali e comuni, come il vento o l'energia cinetica dei raggi del sole, sono una valida fonte di energia esistente.