Se i pannelli fotovoltaici fossero installati su tutti i tetti svizzeri, potrebbero produrre l'83% dell'attuale domanda di energia elettrica. Smontiamo un po' di entusiasmi.

L'Ufficio federale svizzero dell'energia afferma che i pannelli sparsi su ogni tetto del paese potrebbero generare circa 50 tWh di elettricità all'anno. Molto, ma l'autosufficienza energetica è ben lontana.

Pannelli solari installati su tutti i tetti della Svizzera potrebbero produrre l'83% dell'intera domanda di elettricità della nazione. Questo è il calcolo effettuato dall'Ufficio federale dell'energia, che ha elaborato la generazione potenziale combinando le mappe di Swisstopo con i dati meteorologici di Swiss Meteo.

Il complicato modello dei tecnici elvetici è in pratica una simulazione su scala nazionale di quanto potrebbero produrre i pannelli fotovoltaici di ultima generazione installati su tutti i tetti della piccola nazione. Ne è venuta fuori la cifra di 50 tWh all'anno, contro una domanda totale annua di 60 tWh.

Il calcolo degli ingegneri si è spinto anche un po' oltre, calcolando anche i costi stimati per coprire i tetti della nazione: circa 100 miliardi di franchi (88 miliardi di euro), circa il 15% del PIL annuale della Svizzera.

A un prezzo di 0,08 franchi svizzeri (€ 0,07) per kWh, l'Ufficio federale svizzero stima che questi pannelli solari potrebbero produrre elettricità per 4 miliardi di franchi svizzeri (3,5 miliardi di euro) nel loro primo anno e 108 miliardi di franchi (94,7 miliardi di euro) per la loro vita di 30 anni.

Ogni anno la Svizzera produce attualmente 64 tWh di energia elettrica e consuma circa 60 tWh. Fin qui i numeri così come sbandierati dalle agenzie.

Il problema è che, quando si parla di energia rinnovabile, i numeri si snocciolano senza apparente costrutto: potenza di picco, domanda aggregata, unità di misura a capocchia, Watt confusi con Wattora, e viceversa, consumi espressi in unità di misura bislacche, come Tonnellate equivalenti di grasso di balena, barili di petrolio, Tera-elettronvolt o Wattsettimana.

Questo avviene un po' per pigrizia mentale di chi diffonde le notizie, un po' per manipolare i dati, mostrando una verità deviata. Il tutto per avvalorare gli scopi politici di chi, queste notizie, le crea.

Vediamo allora di tradurre in numeri più comprensibili quello che ci hanno detto i tecnici dell'ufficio federale svizzero: 60 terawattore è il fabbisogno attuale di energia elettrica svizzero, che è cosa ben diversa dalla domanda di energia totale, cioè compresa la mobilità, il riscaldamento domestico e quella parte di industria che usa fonti fossili. La domanda aggregata di energia è circa 308 TWh, cioè 5 volte la domanda di energia elettrica (dati SvizzeraEnergia).

Per questo motivo, una produzione totale stimata del fotovoltaico totale (cioè occupando tutti i tetti) di 50 TWh è sì piuttosto elevata, ma ben al di sotto della richiesta totale di energia svizzera. Fra l'altro, questa stima si trova ben al di sotto pure della domanda prevista futura della sola energia elettrica, che salirà esponenzialmente nei prossimi anni, grazie al passaggio al trasporto elettrico, sia di vetture che di veicoli industriali. Questo misura la distanza reale della teoria dalla pratica, quando si parla di passaggio a un mondo al 100% di energia rinnovabile.

Va detto che il calcolo dei tecnici elvetici è piuttosto accurato, per esempio è al netto del meteo. Tuttavia questa mole di pannelli, per mettere a disposizione tutta l'energia, richiede un accumulo consistente, che come sappiamo costa più della posa dei pannelli. Speriamo che l'analisi dei costi abbia tenuto conto di questo aspetto.

Va anche detto che il calcolo riguarda solo i pannelli fotovoltaici sui tetti, quindi sono escluse le altre fonti di energia rinnovabile. come l'eolico e l'idroelettrico. Oggi, per esempio, l'idroelettrico in Svizzera produce il 60% del fabbisogno (35 TWh circa).

Si deve precisare inoltre che si tratta di un calcolo teorico: non è praticamente possibile pannellare tutti i tetti svizzeri. Non tutti i tetti sono abitati, accessibili, disponibili ad accogliere impianti di produzione e accumulo di energia elettrica.

Detto questo, auspichiamo che queste stime siano rese disponibili anche per l'Italia.