La salute urbana è proporzionale al numero e alle dimensioni degli alberi presenti. Ma parchi e foreste urbane richiedono una ferrea e lunga pianificazione.

Due città verdi australiane: Melbourne e Camberra. Storie di successo locali e internazionali.

Per affrontare il cambiamento climatico, un imperativo fondamentale è quello di piantare alberi (vedi Alberi in città). Le grandi città australiane stanno gradualmente evolvendo verso infrastrutture verdi.

Le città verdi riuniscono elementi di progettazione architettonica e pianificazione urbana, combinando spesso piante e infrastrutture per soddisfare i bisogni degli esseri umani, come il bisogno di natura.

Alberi, piante, corsi d'acqua e zone umide possono fornire climatizzazione e raffreddamento delle città riducendo l'effetto "isola di calore" urbana (vedi Perché scegliere un tetto verde). Assorbono la CO2, filtrano le acque reflue e creano habitat.

Gli elementi viventi possono essere incorporati con infrastrutture costruite appositamente, da singoli edifici con pareti e tetti verdi, fino a strategie che contemplino tutta la città.

I casi australiani sono emblematici, dall'inverdimento dei vicoli di Melbourne alla foresta urbana di Canberra. Queste città stanno ridisegnando i loro sistemi idrici e implementando strategie forestali urbane per creare una cintura verde e proteggere e ripristinare i canali.

Le città verdi richiedono un approccio olistico, per esempio, non lasciando interamente la salute dei corsi d'acqua agli ingegneri idraulici.

Le città verdi non sono solo una sfida tecnica. Trasformare la forma e le funzioni dei sistemi urbani, attraverso le foreste urbane e altre infrastrutture viventi, richiede impegno politico, pianificazione integrata e partecipazione della comunità e pensiero a lungo termine. Il maggior problema è riconoscere che c'è un'intensa competizione per lo spazio per le abitazioni.

Melbourne e Canberra forniscono alcuni esempi utili del movimento delle città verdi, ma hanno richiesto politiche che supportino una pianificazione urbana olistica e integrata.

Melbourne ha una ricca eredità di parchi urbani e di cintura verde grazie alle decisioni di pianificazione prese nei primi anni della città. I parchi sono alla base di una nuova ondata di inverdimento urbano, con progetti che mirano a fornire interventi sui cambiamenti climatici, la biodiversità e la salute e il benessere delle comunità.

Partendo da questi presupposti, Melbourne ha implementato la propria strategia verde, che comprende la rivitalizzazione commerciale dei vicoli nell'arco di tre decenni. I vicoli con potenziale ecologico sono stati mappati ed è stato sviluppato un progetto dimostrativo per mostrare le tecniche per renderli spazi verdi più vivaci per le imprese, i turisti e i locali della movida.

Oltre ai vicoli, c'è in progetto la foresta urbana, con un obiettivo generale del 40% di copertura della città entro il 2040. E nei prossimi decenni verranno piantati da 5 a 8 milioni di alberi nell'hinterland.

Canberra, dal canto suo, è spesso descritta come "una città all'interno di un paesaggio". Ma la sua maggiore altitudine, le estati calde e secche e gli inverni freddi portano una serie di sfide per le infrastrutture verdi.

Con oltre 800.000 alberi piantati, Canberra è una foresta urbana. Ma questi alberi richiedono cure e attenzioni speciali dato che stanno invecchiando e soffrono di un clima troppo caldo e secco.

Anche gli incendi rappresentano un rischio significativo in un clima come quello. Gli amministratori sono consci che Canberra abbia bisogno di foreste urbane per raffrescare la città nei mesi più caldi senza aumentare i rischi di incendi boschivi.

Il municipio si è impegnato ad agire sui cambiamenti climatici, legiferando obiettivi per il 100% di elettricità rinnovabile entro il 2020 e neutralità di carbonio (senza emissioni nette di carbonio) entro il 2045.