La direttiva che impone contenuti minimi di riciclato nelle plastiche entrerà in vigore tra due anni, se sarà approvata.

L'accordo raggiunto a fine anno 2018 per una direttiva sulle plastiche monouso fa storcere il naso a molti ambientalisti, ma per gli operatori del settore del riciclo è un buon passo avanti.

La Confederazione europea delle industrie del riciclo (European Recycling Industries' Confederation - EuRIC) ha accolto favorevolmente l'accordo provvisorio sulla direttiva sulle materie plastiche monouso che stabilisce un obiettivo vincolante di almeno il 25% di plastica riciclata per le bottiglie di bevande in PET dal 2025 in poi e un obiettivo del 30% di contenuto riciclato entro il 2030 per tutte le bottiglie di plastica.

A seguito di una proposta della Commissione europea in maggio, l'accordo pre-legislativo siglato a fine 2018 prevede l'abolizione di una gamma di articoli in plastica monouso come cannucce, cotton fioc e posate. Le misure concordate includono il divieto dei contenitori per alimenti in polistirolo espanso e le tazze per bevande.

Secondo quanto concordato, i produttori di plastica (e quindi i suoi utilizzatori) devono pagare la gestione dei rifiuti e la pulizia dovuta alla in plastica monouso, compresi mozziconi di sigaretta in plastica e attrezzi da pesca.

Alcuni sostenitori della campagna contro la plastica sostengono che l'accordo non è all'altezza di quanto necessario per affrontare il problema delle materie plastiche monouso in tutto il continente. Sono state espresse preoccupazioni per la mancanza di un obiettivo vincolante a livello UE per ridurre il consumo di materie plastiche monouso. L'obiettivo che i paesi "riducano significativamente" il loro consumo è infatti considerato troppo vago.

Ma i riciclatori europei, come detto, sono più ottimisti: "Si tratta di un'importante pietra miliare per ridurre i rifiuti marini e favorire la circolarità delle bottiglie di plastica," commenta il segretario generale dell'EuRIC, Emmanuel Katrakis. "Tale misura invierà un forte segnale di mercato che spronerà la domanda di plastica riciclata, premiando i suoi sostanziali benefici ambientali in termini di CO2 e risparmio energetico, che i prezzi di mercato hanno costantemente disconosciuto," aggiunge.

Secondo EuRIC, gli obiettivi stabiliti avranno effetti positivi su tutta la catena del valore e contribuiranno direttamente a "migliorare e aumentare" il tasso di raccolta delle bottiglie di plastica. L'ente industriale sottolinea che il settore del riciclo è "pronto a fare la sua parte e attende con impazienza di continuare il lavoro con tutte le parti interessate coinvolte."