I forti venti nel Regno Unito hanno contribuito a stabilire un nuovo record di generazione di energia rinnovabile a fine 2018.

I parchi eolici onshore e offshore hanno raggiunto un nuovo massimo di 14,9 GW tra le 18:00 e le 18:30 di mercoledì 28 novembre.

Secondo i dati ufficiali della rete elettrica nazionale britannica, la National Grid, i parchi eolici onshore e offshore hanno raggiunto un nuovo massimo di 14,9 GW tra le 18:00 e le 18:30 di mercoledì 28 novembre.

Il precedente record era stato fissato il 9 novembre, quando le turbine eoliche avevano generato 14,5 GW di elettricità.

Complessivamente, i parchi eolici hanno prodotto il 32,2% del fabbisogno energetico della Gran Bretagna durante l'ultima settimana di novembre, superando il gas che si è attestato al 23,5%.

Le centrali nucleari hanno fornito il 17,9%, il carbone l'8,7%, la biomassa l'8%, le importazioni il 7,8% mentre l'idroelettrico ha fornito l'1,7% dell'elettricità.

Sono numeri sorprendenti per l'energia eolica britannica, ma non solo. Si tratta di qualcosa di straordinario per le energie rinnovabili, in uno dei periodi più freddi, più bui e più piovosi dell'anno, in cui l'apporto del solare fotovoltaico non è di molto aiuto.

Oltre a contrastare i cambiamenti climatici, il vento fa quindi bene ai cittadini, in termini di bolletta elettrica meno pesante, poiché il costo del nuovo vento offshore è diminuito in modo imprevisto e drastico (vedi Gran Bretagna: il vento sconvolge i piani del nucleare) ed è ora più economico dei nuovi progetti di gas e nucleare. L'energia eolica è oggi per le regioni del nord Europa la fonte più economica di tutti.

Non sappiamo se queste notizie siano di buon auspicio per il passaggio a un mondo a rinnovabili (vedi Le rinnovabili inarrestabili), ma sicuramente sono un incoraggiamento per tutto il settore.