Un sistema di restituzione con cauzione delle bottiglie di plastica potrebbe essere introdotto nel Regno Unito previa consultazione entro la fine dell'anno. Sarebbe una svolta per rendere serio il timido piano-plastica della May.

Per aumentare le percentuali di riciclaggio e ridurre la quantità di rifiuti e rifiuti che inquinano terra e mare, non bastano i proclami. Così il Regno Unito si prepara a riforme incisive, speriamo prontamente imitate in ambito UE.

Se la consultazione pubblica programmata entro la fine dell'anno avesse buon esito, la Gran Bretagna potrebbe introdurre un sistema di vuoto a rendere (DRS - deposit return scheme) per le bottiglie di plastica, vetro e metallo.

"Non possiamo ignorare che la plastica stia devastando il nostro ambiente marino, uccidendo i delfini, soffocando le tartarughe e degradando i nostri habitat più preziosi", ha spiegato il segretario di stato all'ambiente Michael Gove. "È assolutamente vitale che agiamo ora per affrontare questa minaccia e frenare i milioni di bottiglie di plastica al giorno che diventano smodate."

Il governo fa notare che i consumatori del Regno Unito consumano circa 13 miliardi di bottiglie di plastica all'anno, e più di tre miliardi sfuggono al riciclo, finendo incenerite, in discarica o peggio lasciate inquinare strade, campi e ambiente marino.

Il piano-plastica varato dal governo lo scorso gennaio (vedi Piano plastica della Gran Bretagna: una delusione) evidentemente non basta, tanto che l'intenzione è introdurre un sistema di restituzione con cauzione per contenitori di bevande monouso (di plastica, di vetro o di metallo), previa consultazione entro la fine di quest'anno.

Sistemi simili già operano in paesi come Danimarca, Svezia e Germania. Un sistema di restituzione dei depositi cauzionali prevede che i consumatori paghino un deposito anticipato quando acquistano un drink, che vanno da 9 centesimi di euro in Svezia a 25 in Germania, che viene rimborsato alla restituzione del contenitore di bevande vuote.

Una possibile variante potrebbe essere un sistema di premi in denaro per la restituzione dei contenitori di bevande senza un deposito anticipato. Tecnologicamente, il tutto potrebbe essere facilitato da una rete di "distributori automatici al contrario", che erogano denaro in cambio di bottigliette. Le aziende sarebbero sollevate in questo modo dall'onerosissima raccolta, dovendosi occupare solo dell'avvio al riciclo, cosa che ha portato in Germania a un tasso di riciclaggio del 97%.

Numerose le reazioni a questo annuncio. La CIWM (Chartered Institution of Wastes Management), il sindacato di categoria degli operatori dei rifiuti, ha affermato che l'azione del governo in materia di imballaggi è importante e benvenuta, ma vi sono ancora molti dettagli da esaminare sulla portata e l'attuazione di un regime di depositi cauzionali.

Secondo la CIWM, qualsiasi nuovo schema o tassa deve essere considerato e implementato come parte di un insieme più ampio e coerente di politiche sui rifiuti. Nel definire la portata di qualsiasi sistema di restituzione, sarà importante garantire che non vi siano conseguenze indesiderate.

L'Associazione dei riciclatori, in linea di principio, è favorevole all'iniziativa governativa, che porterà probabilmente un flusso più puro di materiale da riciclare. Ma è preoccupata dell'impatto sull'intero sistema di riciclaggio domestico. Per esempio, le aziende locali di raccolta potrebbero vedere peggiorare la qualità del materiale residuo, e aumentare la difficoltà di raccolta.

Anche la multinazionale di settore Veolia è favorevole alla proposta, che la vedrebbe aumentare il proprio lavoro. Ma Veolia chiede anche il sostegno per l'attività di riciclo, per produrre materiali migliori. "Solo quando i produttori di oggetti in plastica inizieranno a utilizzare una quantità seria di riciclato nei loro prodotti, potremo parlare di una svolta," dichiarano fonti della società.

Parole di apprezzamento anche da altri colossi del settore, come Viridor e Vanden Recycling, che sottolineano che il DRS dovrebbe aumentare la percentuale di bottiglie di plastica recuperate, fatte di materiale piuttosto omogeneo e di buona qualità, di conseguenza potrebbe comportare in sé un aumento della qualità in ingresso degli impianti di riciclaggio.

In ogni caso l'impresa richiederà a tutti coloro che partecipano alla catena del valore del riciclaggio, rivenditori, produttori, governi nazionali e locali, di lavorare in modo efficace e coordinato. È importante mantenere lo schema semplice ed efficace, con un ambito chiaramente definito per i contenitori vuoti appropriati e un modo efficace per determinare il giusto valore per contenitore.

La Gran Bretagna era considerata finora la cenerentola d'Europa per l'efficacia del riciclo, specie per le materie plastiche (vedi La Gran Bretagna sommersa dalle bottiglie di plastica e Ancora allarme plastica in gran Bretagna). Ma se davvero realizzerà il ripristino della sana abitudine del vuoto a rendere, allora sarà l'Unione Europea ad arrancare, nonostante gli sforzi prodotti da anni in alcuni stati membri, come Svezia, Germania e Danimarca.

Speriamo che l'iniziativa del governo britannico sia da stimolo.