Le banche mondiali per lo sviluppo non sono allineate con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi: uno studio rivela la preoccupante situazione.

Nessuno dei sei grandi istituti mondiali per lo sviluppo è abbastanza reattivo verso gli investimenti puliti, secondo il rapporto E3G. La meno peggio è la Banca per lo Svipuppo Inter-Americana.

Climate Home News riporta che le banche multilaterali per lo sviluppo (Multilateral development bank - MDB) non riescono a sostenere la sfida di rendere i loro portafogli di investimento a prova di clima, secondo un rapporto del gruppo di esperti E3G.

Le sei principali MDB sono state valutate in merito ai progressi compiuti nell'allineare i loro flussi finanziari con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi, a cui esse stesse si sono impegnate da dicembre 2017.

La Banca interamericana di sviluppo (IDB) si è classificata al primo posto e la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) all'ultimo. Nessuna comunque è pienamente in linea con il progetto di mantenere il riscaldamento globale sotto gli 1,5-2°C concordato a Parigi.

Helena Wright, di E3G, principale autrice del rapporto, ha detto che sebbene tutte le banche hanno aumentato i loro investimenti in energia pulita, stanno ancora incanalando troppi soldi in energia sporca.

"Le scarse finanze pubbliche non dovrebbero essere utilizzate in combustibili fossili quando abbiamo bisogno di un urgente allontanamento dai fossili per prevenire i peggiori impatti dei cambiamenti climatici," ha affermato Wright. "Dato che siamo lontani dal raggiungere gli obiettivi di Parigi, tutte le istituzioni pubbliche devono intraprendere riforme radicali per sostenere la transizione."

Le banche di sviluppo svolgono il compito di fornire supporto al settore privato nei paesi in via di sviluppo e hanno un grande potere nel direzionare gli investimenti.

Wright sostiene che "la leadership delle banche di sviluppo è importante in quanto stabiliscono degli standard e possono inviare un forte segnale alle istituzioni finanziarie di tutto il mondo."

Secondo le stime di questi stessi istituti, nel 2016 hanno impegnato oltre 27 miliardi di dollari in finanziamenti per il clima, ma il rapporto ha rilevato che "la maggior parte spende quasi altrettanto nel sostenere combustibili fossili."

Amal-Lee Amin di IDB sostiene che l'aumento degli investimenti in infrastrutture sostenibili è "un'area di priorità" e l'allineamento con l'accordo di Parigi è "un processo in continua evoluzione."

Svitlana Pyrlako, della BERS, classificatasi ultima tra le sei, confuta i risultati dello studio, in cui la banca Europea per la ricostruzione e lo sviluppo non si riconosce. Secondo Pyrlako, la conclusione "non è di aiuto nello stimolare le banche per lo sviluppo ad allinearsi intorno all'accordo di Parigi."

"La BERS è una banca multilaterale leader nell'efficienza energetica," ha detto Pyrkalo, "e questo risulta anche dal rapporto stesso. Il cambiamento climatico è una sfida globale e noi siamo, assieme alle altre banche multilaterali, un motore responsabile di finanziamenti per il clima."