Con una sparata alla Bersani, Elon Musk annuncia la soluzione del problema più grosso legato all'uso dei pannelli fotovoltaici. Il sistema è costituito semplicemente da enormi pacchi di batterie.

Il problema degli impianti solari è che producono energia solo di giorno, quando serve meno, generando una domanda aggiuntiva che ha la silhouette di un'anatra. Un'enorme batteria per ogni quartiere potrebbe risolvere il problema.

Nella generazione di energia elettrica su scala commerciale, la curva ad anatra è il grafico della produzione di energia non solare o eolica che serve, nel corso di una giornata, a contrastare i picchi della domanda.

L'energia solare è prodotta durante l'arco del giorno. Per questo, nei luoghi in cui è stata installata una notevole quantità di potenza elettrica solare, occorre generare una quantità di energia da fonti diverse con un rapido aumento intorno al tramonto e picchi nelle ore metà serata: un grafico analogo alla silhouette di un'anatra.

La soluzione più comune è quella di accendere impianti a gas naturale per la produzione di energia di picco in quelle poche ore. Soluzione comoda, ma non priva di rischi, e comunque non in linea con gli obiettivi di COP21. Senza contare che le centrali turbo-gas non le vuole nessuno sotto casa, e costruirle in luoghi disabitati comporta spese notevoli.

Un'altra possibilità è data da giganteschi impianti di accumulo, come potrebbero essere delle gigantesche dighe in altura, dentro cui pompare acqua nelle ore di disponibilità energetica, da riutilizzare poi per alimentare a richiesta una centrale idroelettrica. Anche questa soluzione, come insegna la vicenda del Vajont, non è priva di rischi, oltre a essere piuttosto costosa.

Elon Musk, patron di Tesla, punta invece sugli accumulatori: nella sua gigantesca 'battery farm' in Nevada (USA), ha realizzato un impianto composto da 396 pacchi di batterie in grado di fornire energia elettrica sufficiente per alimentare 15.000 case per quattro ore, più o meno il tempo che ci vuole per spianare l'anatra.

Non è un risultato completamente imprevisto, ma gli esperti sono stupiti per la velocità con cui è stato realizzato: "Mi aspettavo risultati industriali dal settore delle batterie non prima del 2020", ha detto Michael J. Picker, presidente della Public Utilities Commission della California. "Ancora una volta, la tecnologia chiaramente si muove più velocemente di quanto possiamo pensare."

I pacchi batteria sono molto più semplici delle turbine a gas, sono modulari e scalabili. Ma costano ancora un botto. Jamie Condliffe, del MIT Technology Review, sottolinea che le batterie al litio sono costose e che si degradano rapidamente: "Tesla non dice quanti cicli possono tollerare i suoi sistemi Powerpack prima di degradare e raggiungere la fine della loro vita utile. Come per altre batterie agli ioni di litio, è probabile che siano migliaia, probabilmente circa 5.000. Non male, in un ambiente domestico, ma potrebbero essere rapidamente divorati in un ambiente di rete."

Ma lo scetticismo non è il sentimento più diffuso tra gli esperti: molti pensano in realtà che i prezzi delle batterie continueranno a cadere, e le prestazioni a migliorare.

Il sistema solare con accumulo sembra proprio una di quelle innovazioni destinate a sparigliare le carte in campo energetico: cancella molti dei problemi del solare tout court (come la curva ad anatra), e l'unico problema per il momento è il costo. Ma l'esperienza insegna che questo problema può essere completamente risolto nell'arco di pochi anni.

Con questa innovazione, le energie rinnovabili segnano un significativo colpo nei confronti di quelle fossili, a patto che il sistema sia in grado di assorbire, riutilizzare o riciclare l'immenso volume di rifiuti generato dalle batterie esauste.