I dispositivi mobili stanno cambiando il modo in cui combattiamo il cambiamento climatico. Da Rainforest Connection l'idea di usare questi aggeggi contro la deforestazione illegale e il bracconaggio.

La foresta pluviale è coperta dal servizio di telefonia mobile, allora si possono installare telefoni cellulari attorno a una riserva protetta. Non appena sentito il rumore delle motoseghe, mandano una notifica via email ai ranger. Di solito si utilizzano droni e satelliti per monitorare il disboscamento illegale, ma queste tecnologie generalmente non consentono alle autorità di rispondere in tempo reale. Rainforest Connection sta riutilizzando telefoni che altrimenti potrebbero finire in discarica. Un telefono può coprire quasi un miglio quadrato di foresta, che rappresenta 15.000 tonnellate di CO2 all'anno, pari a 3.000 auto.

Un ingegnere di San Francisco, Topher White, ha ideato un dispositivo che riconosce i rumori delle motoseghe e segnala eventuali taglialegna abusivi alle autorità del parco. Siccome una buona parte della foresta pluviale è coperta dal servizio di telefonia mobile, White ha pensato che fosse tecnicamente possibile inviare testi dall'interno delle foreste, dove gli abusivi fanno il loro lavoro.

In un viaggio in Indonesia, White installò alcuni telefoni cellulari di recupero attorno a una riserva protetta di gibboni. I telefoni avrebbero avvisato i guardiani del parco non appena sentito il rumore delle motoseghe. Poco dopo aver installato il sistema, White ricevette una notifica via email da uno dei suoi telefoni. Denunciò la cosa ai ranger, che, seguendo il debole suono della motosega attraverso i boschi, arrestarono in flagrante una banda di tegliaboschi.

"Nella maggior parte dei casi, gli spaccalegna agiscono sotto l'ipotesi che non saranno rilevati e catturati", ha dichiarato White. "Quando questo succede, si riduce notevolmente l'incentivo a commettere questo tipo di reati". Ogni telefono cellulare è protetto da una custodia in plastica e alimentato da un piccolo pannello fotovoltaico. Un microfono molto sensibile registra i suoni della foresta pluviale che vengono analizzati in cloud da un server. Quando il cellulare sente una motosega, invia un testo o un'email alle autorità.

Di solito si utilizzano droni e satelliti per monitorare il disboscamento illegale, ma queste tecnologie generalmente non consentono alle autorità di rispondere in tempo reale. I dispositivi di ascolto di White informano immediatamente i rangers e li indirizzano sulla scena del crimine.

L'uso di questa semplice tecnologia è davvero un'ottima notizia per chi si occupa di conservazione di beni ambientali. Il disboscamento è letale per il paesaggio, per gli habitat ecologici e per il cambiamento climatico. Gli alberi sono un formidabile strumento di cattura di CO2. Quando i tagliatori abbattono un albero, eliminano una preziosa lavatrice di carbonio, che per arrivare a regime impiega decenni. Per questo motivo legato al tempo, la deforestazione è il problema che contribuisce maggiormente al cambiamento climatico, più dei trasporti su gomma. E il disboscamento illegale rappresenta il 90% della deforestazione tropicale totale.

"I disboscatori illegali solitamente abbattono specie di alberi di alto valore, tagliando ampie strade sterrate nella foresta per far passare i camion", dice White. "Queste strade espongono poi i boschi, altrimenti impenetrabili, a sistemi di sfruttamento ancor più distruttivi, come gli insediamenti umani, il bracconaggio e, infine, gli incendi della foresta per l'agricoltura".

White è a capo di Rainforest Connection, una no-profit che trasforma gli smartphone Android donati in sentinelle forestali. Gli americani gettano centinaia di milioni di telefoni cellulari ogni anno. Rainforest Connection sta riutilizzando telefoni che altrimenti potrebbero finire in discarica.

Un telefono può coprire quasi un miglio quadrato di foresta, che rappresenta 15.000 tonnellate di biossido di carbonio immagazzinato, secondo White, pari a un anno di emissioni di 3.000 auto. White ha distribuito quasi 100 dispositivi di ascolto alle foreste in Indonesia, Camerun, Romania, Brasile, Ecuador, Perù, Nicaragua e Bolivia. E ha raccolto migliaia di dollari per il suo progetto su Kickstarter - con l'aiuto della rockstar Neil Young.

Ora, White sta adattando la sua tecnologia per perseguire i bracconieri costruendo dispositivi che ascoltano i colpi di arma da fuoco. Ha distribuito gli smartphone nelle foreste della Bolivia, dove le autorità stanno lavorando per proteggere una popolazione di giaguari sempre più esigua. I bracconieri stanno cacciando gli animali per i loro denti, che vengono utilizzati dai guaritori tradizionali cinesi per il trattamento dei reumatismi, tra gli altri disturbi.

White non è l'unico attivista che usa i telefonini per proteggere la natura. Gli esperti stanno dotando gli indigeni con telefoni cellulari per monitorare la deforestazione. Le comunità possono utilizzare le macchine fotografiche per registrare la deforestazione illegale, la tecnologia GPS per mappare dove si trovano gli spaccalegna e i dispositivi GSM per comunicare tempestivamente con le autorità.

L'associazione no-profit WITNESS, insieme a una coalizione di gruppi ambientalisti e per i diritti umani, ha recentemente lanciato una campagna per combattere la deforestazione nell'Amazzonia. Distribuiscono droni, telefoni cellulari e satelliti alle persone indigene per documentare la registrazione illegale.

Le comunità indigene dall'Indonesia alla Guyana stanno usando smartphone per fermare i tagliaboschi illeciti. Usare telefoni cellulari per monitorare la deforestazione potrebbe essere il modo più economico e più veloce per combattere il cambiamento climatico.