La Scozia si mette un passo avanti a Gran Bretagna e UE. Saranno eliminati i veicoli a combustione interna dal 2032 e reintrodotto il deposito cauzionale per le bottiglie dal 2018.

Coraggioso annuncio dell'esecutivo scozzese, soprattutto per quanto riguarda il deposito cauzionale delle bottiglie di plastica. I colossi delle bevande insorgono, ma la legge si farà. La Gran Bretagna seguirà l'esempio?

La Scozia si impegna a bandire le autovetture diesel e benzina e a introdurre un regime nazionale di deposito con cauzione per i contenitori di bevande. È il contenuto dell'annuncio della prima ministra Nicola Sturgeon. I consumatori scozzesi pagheranno un piccolo deposito per bottiglie in plastica e vetro, che porà essere rimborsato alla restituzione a un negozio.

Sturgeon ha presentato i piani del governo per il prossimo anno al Parlamento scozzese. In base a queste proposte, le automobili e i furgoni diesel e benzina saranno eliminati entro il 2032, otto anni prima dell'obiettivo del governo britannico.

Tra le proposte ecologiche c'è anche un piano per zone a bassa emissione nelle quattro maggiori città del paese entro il 2020, e la creazione di un fondo per l'innovazione che investirà 60 milioni di sterline per infrastrutture energetiche a basso tenore di carbonio, come l'accumulo di batterie e i veicoli elettrici (EV).

Sturgeon ha dichiarato: "Faremo anche di più per sostenere l'economia circolare e ridurre i rifiuti. Posso confermare oggi che progetteremo e introdurremo un regime di restituzione dei depositi per i contenitori di bevande. La nostra determinazione ad affrontare i rifiuti e a ripulire le nostre strade è massima."

Il progetto rispecchia i progetti di reintroduzione dei depositi nei paesi scandinavi, come la Norvegia, dove i tassi di riciclo dei contenitori sono ormai superiori al 95%.

Il governo scozzese ha commissionato all'agenzia governativa Zero Waste Scozia un'indagine sulle opzioni di progettazione per il ritorno al deposito il prossimo giugno. Le opinioni raccolte da 63 aziende interpellate come Coca-Cola e Diageo hanno mostrato numerosi vantaggi nel gestire un tale sistema, compreso il risparmio netto di 5 milioni di sterline l'anno dalla riduzione dei rifiuti.

L'annuncio è stato accolto positivamente dai gruppi ambientalisti: la Campagna per l'Inghilterra rurale (Campaign to Protect Rural England - CPRE) che lo definisce "un passo importante" verso un ambiente più pulito. "I sistemi di deposito cauzionale sono facili da usare e recuperano materiali preziosi", ha dichiarato Samantha Harding, direttore del programma spazzatura del CPRE. "Non c'è dubbio che il sistema si dimostrerà un trionfo in Scozia e aprirà la strada per il resto del Regno Unito."

Il governo scozzese, con il progetto per il deposito delle bottiglie di plastica, sta dimostrando una posizione di avanguardia nella riduzione dei rifiuti. Un progetto magari faticoso dal punto di vista organizzativo, ma vantaggioso, per la riduzione sia dei costi di smaltimento dei rifiuti che di quelli legati all'acquisto di materie prime vergini.

Ma non tutti sono contenti. Il produttore di bevande gasate Irn Bru fa notare il pericolo di frodi. "C'è la possibilità che malintenzionati scassinino i contenitori delle bottiglie, come è successo negli Stati Uniti," ha dichiarato l'azienda. "Su larga scala c'è poi la possibilità di traffico transfrontaliero di contenitori riciclabili." La vergogna non è di casa tra i produttori di porcherie gasate.

La stampa britannica si domanda quale sarà la disponibilità del Regno Unito ad affrontare la questione. I tassi di riciclo del Regno Unito per le bottiglie di plastica sono fermi al 57%, mentre altre nazioni europee stanno registrando tassi per le bottiglie del 98%.

Ricerche recenti suggeriscono che il ritorno al deposito nel Regno Unito potrebbe ridurre un terzo della perdita di plastica negli oceani. Il ministero dell'agricoltura (Department for Environment, Food and Rural Affairs - Defra) aveva esplorato il potenziale di un sistema di deposito già nel 2008, ma aveva suggerito che i sistemi alternativi potevano raggiungere gli stessi risultati a un costo inferiore.

Uno studio del 2010 da parte di consulenti della società Eunomia ha rivelato che un piano di deposito costerebbe 84 milioni di sterline per l'introduzione, 700 milioni per la gestione annua, e genererebbe 160 milioni di risparmio diretto per le autorità locali. Il vantaggio maggiore è l'indotto, che porterebbe un risparmio di 1 miliardo e 200 milioni per l'intero Regno Unito.