In Danimarca arriverà l'edificio ecocompatibile per gli amanti dello sport. Ma è un inceneritore.

Un inceneritore di rifiuti urbani diventa un edificio green a impatto zero, pieno di attrazioni per sportivi e salutisti. È davvero una soluzione corretta nei confronti dei cittadini?

Gli inceneritori sono impianti non proprio popolarissimi. Ovunque nascano, stimolano i cittadini a organizzarsi in comitati per impedirne o limitarne fortemente il funzionamento. I motivi sono spesso irrazionali, ma più frequentemente hanno solide basi tecniche.

Abbiamo già citato in questo articolo il parere dell'organizzazione Zero Waste International Alliance, secondo cui gli inceneritori sono, a conti fatti, "uno spreco di energia, denaro e risorse naturali. Si tratta sempre e comunque di incenerimento massiccio di rifiuti, che provocano una lunga lista di problemi, soprattutto emissioni di CO2, ma anche emissioni di inquinanti atmosferici pericolosi. Inoltre si tratta di una forma molto costosa di produzione di energia elettrica, che non riesce a creare che una frazione dei posti di lavoro ottenibili col riciclo e col compostaggio. Dal punto di vista del bilancio energetico, poi, sono molte le opinioni autorevoli, tra cui l'EPA, secondo cui l'incenerimento recupera solo una frazione dell'energia che può essere salvata attraverso il riciclo."

I costruttori di questi paleo-impianti sono costretti a ricorrere alla fantasia, per cui il nome inceneritore sta scomparendo dal dizionario, sostituito da parole come impianti di termovalorizzazione, o di conversione termica. Gli archi-fighetti danesi dello studio BIG (Bjarke Ingels Group) sono riusciti a fare un passo in più, trasformando un inceneritore, l'Amager Resource Centre di Copenhagen, in un'attrazione sportiva.

Sarà un edificio ecocompatibile e multitasking che raggiungerà un altezza di oltre 100 metri, a coprire l'impianto esistente, e sarà completato nel 2020. Il tetto sarà convertito in una pista da sci e snowboard di 500 metri e la facciata diventerà una parete di arrampicata di 80 metri.

Gli appassionati potranno godere anche di sentieri per passeggiate, una pista per mountain bike e grandi quantità di verde costituite da boschi e foreste urbane.

Il bestio sarà quindi perfettamente camuffato da ambiente naturale, con in più una dose di fighetteria che non guasta mai. Si trova all'interno della città, vicino al porto turistico sull'isola di Amanger, luogo famoso e ricco di dune e lagune per chi ama lo sport estremo.

Si può discutere sull'opportunità di questi impianti, soprattutto nei paesi freddi, dove il calore prodotto può essere ben utilizzato. Non è un caso che anche la Svezia, ne abbiamo parlato in questo articolo, nel suo programma di riduzione dei rifiuti, faccia ampio uso di inceneritori.

Ma sicuramente l'approccio manipolatorio usato dalle autorità danesi, con la complicità delle archistar, non aiuta a portare chiarezza.