Anche negli Stati Uniti, paese a vocazione nucleare, le rinnovabili hanno raggiunto l'energia atomica per quanto riguarda la produzione elettrica. Una tendenza lenta ma inarrestabile.

USA: tra rinnovabili e nucleare ormai la differenza è minore all'errore statistico. Anche in UE la linea è confermata, se si escludono Francia (terra del nucleare) e Polonia (terra del carbone).

L'ultimo rapporto mensile "Electric Power" prodotto dall'EIA, l'agenzia statistica USA per l'energia rivela che a giugno 2017 le fonti di energia rinnovabili (biomasse, geotermia, idroelettrica, solare fotovoltaico e vento) sono pari all'energia nucleare per quanto riguarda la produzione di energia elettrica USA, con circa il 20 per cento del totale ciascuna.

Durante il periodo gennaio-giugno, le energie rinnovabili hanno superato l'energia nucleare in tre di questi mesi (marzo, aprile e maggio) mentre l'energia nucleare conduce negli altri tre. In totale, secondo il rapporto, le fonti rinnovabili hanno fornito il 20,05 per cento della produzione elettrica netta statunitense rispetto al 20,07 per cento per l'energia nucleare. Tuttavia, le fonti rinnovabili possono in realtà avere un piccolo vantaggio perché la generazione elettrica in piccola scala (domestica o micro-industriale) è stata calcolata solo per il fotovoltaico (in verità la fonte più consistente), mentre per vento, biomassa e idro si è tenuto conto solo degli impianti di produzione di massa (utility scale).

La EIA ha riconosciuto la sostanziale parità tra nucleare e rinnovabili, tuttavia, l'agenzia ha confermato la sua precedente previsione che "il nucleare genererà più elettricità rispetto alle fonti rinnovabili per il 2017." Sarà vero?

Le energie rinnovabili e il nucleare continueranno probabilmente a fornire un quinto dell'elettricità USA, ma la linea di tendenza mostra chiaramente in rapida espansione le rinnovabili rispetto a una situazione stagnante, se non in declino, del nucleare. La produzione elettrica da parte delle fonti rinnovabili nel primo semestre del 2017 è stata del 16,34% superiore rispetto allo stesso periodo del 2016, mentre la produzione nucleare è scesa del 3,27%. Solo nel mese di giugno, la produzione elettrica da fonti rinnovabili è stata del 27,15 per cento maggiore di un anno fa, mentre la produzione nucleare è scesa dello 0,24 per cento.

Quasi tutte le fonti energetiche rinnovabili stanno vivendo forti tassi di crescita. Confrontando i primi sei mesi del 2017 allo stesso periodo del 2016, le rinnovabili sono cresciute del 45,1 per cento, l'energia idroelettrica del 16,1 per cento, il vento del 15,6 per cento e la geotermica del 3,2 per cento. La biomassa (inclusi combustibili di legno e legna) è rimasta sostanzialmente invariata, calando dello 0,8 per cento.

E sul fronte della capacità, le energie rinnovabili da molto tempo hanno eclissato l'energia nucleare. Oggi la quota delle fonti rinnovabili della capacità produttiva installata totale in USA è del 19,70% rispetto all'8,98% per il nucleare, vale a dire più del doppio.

A conferma della tendenza, ci sono le dismissioni e le cancellazioni di reattori già progettati, che non saranno mai costruiti: questo significa che il divario tra le energie rinnovabili e il nucleare crescerà ancor più velocemente nei prossimi anni.

"L'energia nucleare è in declino irreversibile negli Stati Uniti, a causa dei costi crescenti e della mancata economia di reattori nuovi ed esistenti", ha dichiarato Tim Judson, direttore esecutivo del Servizio Informazione Risorse Nucleari. "La cancellazione di metà dei nuovi reattori in costruzione negli Stati Uniti, nel mese scorso, significa che il divario sarà più ampio del previsto e in accelerazione."

In Europa la situazione è ancora più sbilanciata a favore delle rinnovabili. Se si esclude la Francia, dove l'apporto del nucleare per l'energia elettrica è molto superiore al 50% (77,7 nel 2010), negli altri paesi le rinnovabili stanno crescendo esponenzialmente. A livello mondiale il 2016 è stato il primo anno in cui la potenza solare è stata più alta rispetto a qualsiasi altra tecnologia produttrice di elettricità (vedi Record di potenza installata rinnovabile).

In Germania le centrali nucleari saranno completamente eliminate entro il 2022, e proprio lo scorso 30 aprile le rinnovabili hanno raggiunto l'85 % di picco istantaneo (vedi In Germania picco record di energie rinnovabili).

Solo la Polonia resiste pervicacemente con un mix energetico quasi completamente fossile, vedi Electricity Map, mappa che riporta in tempo reale i dati forniti da ENTSO-E (European Network of Transmission System Operators), l'organizzazione degli operatori di rete europei e dall'operatore di rete francese RTE.