Nella capitale della finanza mondiale i fondi pensione disinvestono dalle aziende ad alto impatto di carbonio. Un segnale che risuonerà forte e chiaro in tutto il pianeta, simbolo di quanto velocemente il pendolo finanziario si stia allontanando dai combustibili fossili.

Prosegue l'azione della finanza a favore dell'economia verde e contro le aziende che investono nei combustibili fossili. Ora è la volta dei fondi pensione pubblici dello stato di New York.

Il governatore dello stato di New York Andrew Cuomo annuncia la cessione di quote delle compagnie di carbone, petrolio e gas da parte dei fondi pensione statali e municipali. In particolare, il fondo comune statale, da 200 miliardi di dollari, potrebbe dare una spinta consistente a frenare i combustibili fossili e reinvestire nelle energie rinnovabili e in un'economia a basse emissioni di carbonio.

Gli ambientalisti festeggiano questa importante vittoria nel movimento per il disinvestimento dai combustibili fossili, in quanto i fondi pensione pubblici statali e comunali della metropoli sono tra i più grandi al mondo, con una somma complessiva di 390 miliardi di dollari (€ 330 miliardi).

Il fondo pensione dello stato di New York detiene quote in oltre 50 compagnie petrolifere e del gas, tra cui il gigante petrolifero ExxonMobil. La dismissione da tali aziende inquinanti, ha affermato Cuomo, porterà a "un fondo pensione più sicuro per innumerevoli newyorkesi, contribuendo nel contempo a raggiungere gli obiettivi energetici dello stato."

Cuomo ha citato esempi recenti come l'intenzione della Norvegia di cedere il suo fondo sovrano di 1000 miliardi di dollari (€ 840 miliardi) nelle riserve di petrolio e gas, nonché l'annuncio della Banca Mondiale che smetterà di finanziare l'esplorazione di petrolio e gas dopo il 2019 (vedi Banche verdi crescono).

Contemporaneamente, il ragioniere di Stato Stringer ha annunciato che lo Stato di New York valuterà un piano per decarbonizzare il proprio portafoglio: "Il mio ufficio presenterà una proposta ai fiduciari dei fondi pensione di New York nelle prossime settimane per esaminare i modi per decarbonizzare il portafoglio, compresa la fattibilità di cessare ulteriori investimenti nei combustibili fossili, di cedere le attuali disponibilità nelle compagnie di combustibili fossili e aumentare gli investimenti in energia pulita," ha detto Stringer.

Le mosse dello stato e della città seguono cinque anni di forte pressione da parte di migliaia di attivisti ambientalisti. "La diga si è spezzata: dopo anni di grande attivismo, New York ha fatto un grande passo verso la dismissione dai combustibili fossili," ha detto Bill McKibben, cofondatore di 350.org, l'ONG che prende il nome dalla soglia (in ppm) di CO2 considerata sicura nell'atmosfera. "Venendo dalla capitale della finanza mondiale, questo segnale risuonerà forte e chiaro in tutto il pianeta, simbolo cruciale di quanto velocemente il pendolo finanziario si stia allontanando dai combustibili fossili."

A oggi, oltre 800 istituzioni che rappresentano più di 5200 miliardi di dollari (€ 4.400 miliardi) di attività, si sono impegnate a disinvestire. Molte istituzioni di New York, come Cooperstown, Barnard College, Columbia University, Syracuse University e American Museum of Natural History, hanno legami finanziari con le compagnie di combustibili fossili.

Anche Rachel Rivera, della ONG Communities for Change, ha elogiato i legislatori per le loro proposte. "L'uragano Sandy, una tempesta causata dai cambiamenti climatici, mi ha portato via tutto. La mia famiglia a Puerto Rico è ancora senza energia e risorse. Questo non è accaduto per caso, so che questo è causato da aziende come ExxonMobil, che continuano a trarre profitto da un modello di business che distrugge il pianeta," ha detto Rivera.

"Oggi, sono lieta di congratularmi con i governanti per aver fatto di New York lo stato leader nel paese, contro i cambiamenti climatici. Investire i nostri fondi pubblici nella distruzione del clima è male sia dal punto di vista etico che patrimoniale. Il disinvestimento di combustibili fossili protegge i cittadini newyorkesi e il pianeta."