Usati per rendere l'asfalto più poroso, possono aiutare a gestire il deflusso dell'acqua. Ma chi li raccoglie?

Ancora un processo vantaggioso per riciclare (ma sarebbe meglio dire recuperare) i mozziconi di sigarette. Il problema purtroppo sta a monte: troppa gente che fuma e raccolta dei mozziconi economicamente improponibile.

I mozziconi di sigarette ammontano annualmente a circa 1,2 milioni di tonnellate, e non mostrano alcun segno di calo congiunturale. Un ricercatore della RMIT University di Melbourne, in Australia, ha in mente un modo efficace e produttivo per riciclarli. Il materiale trattato potrebbe aiutare le aziende a gestire il deflusso delle acque piovane e ridurre l'effetto 'isola termica' nelle aree pavimentate.

L'effetto isola di calore è quel fenomeno termico che aumenta di parecchi gradi la temperatura all'interno delle aree urbane, dovuto all'accumulo di calore determinato dalla cementificazione, le superfici asfaltate che prevalgono sulle aree verdi, le emissioni degli autoveicoli e quelle degli impianti industriali e dei sistemi di riscaldamento e di aria condizionata a uso domestico, il rapporto tra superfici orizzontali e superfici verticali più basso. Il tutto inibisce la dispersione di calore tramite irraggiamento termico.

Negli ultimi cinque anni, Abbas Mohajerani, ricercatore e docente senior della RMIT's School of Engineering, sta guidando una squadra per risolvere il crescente problema dei rifiuti da sigarette. Trasformarli in superficie stradale potrebbe sembrare pericoloso, ma le sostanze chimiche tossiche contenute nei mozziconi sono trattenute nel fondo dai componenti dell'asfalto, come il bitume, nonché dalla paraffina che costituisce il primo trattamento post-raccolta dei mozziconi. Le ricerche pubblicate su Science Direct hanno mostrato che l'asfalto contenente i mozziconi rivestiti riduce la densità del materiale finale. L'asfalto poroso può a sua volta ridurre l'effetto 'isola di calore' nelle aree urbane, riducendo le emissioni di gas a effetto serra, per minore necessità di raffrescamento.

Gli asfalti drenanti, molto usati negli ultimi anni, tendono a essere abbastanza costosi, ma sono sempre più richiesti dai regolamenti comunali in materia di scorrimento delle acque di falda. Le pavimentazioni porose che consentono alla pioggia di passare attraverso il materiale e di raccogliere l'acqua in una zona sotto il manto stradale sono decisamente preferibili.

L'uso di mozziconi come materiale per i nuovi prodotti asfaltici potrebbe essere un vantaggio perché la loro produzione non mostra (purtroppo) segni di calo. I ricercatori dell'Università RMIT prevedono che il numero di sigarette prodotte e mozziconi gettati in tutto il mondo aumenterà di oltre il 50% entro il 2025 a causa degli aumenti della popolazione mondiale di fumatori.

Mohajerani era già noto tra i ricercatori dedicati alle costruzioni per un processo simile rivelato l'anno scorso, che mescolava i mozziconi con l'argilla per produrre mattoni. Il processo permetteva tagli all'energia necessaria per la cottura fino al 58%.

Lungi da noi l'idea di scoraggiare queste fervide menti dal cercare soluzioni ai problemi di rifiuti di tutto il mondo, ma come sempre ci sembra che trascurino il focus del problema.

Prendiamo l'esempio della plastica: sono centinaia i processi in grado di riciclarla efficacemente: dalle macchine (anche domestiche) che la trasformano in combustibile liquido, agli estrusori (anche domestici), dalle finestre raffrescanti, alle larve che la distruggono, dalle case in Africa, alle coperte o le magliette in pile.

C'è la coda di genietti pronti a risolvere il problema della plastica, una volta che è stata raccolta e messa a loro a disposizione, nelle quantità e qualità desiderate. Ma la plastica continua a essere riversata negli oceani, perché il vero problema sono il costo della raccolta e la qualità del materiale raccolto.

Lo stesso vale per i mozziconi di sigarette: fossero tutti riuniti e ammonticchiati in un luogo a piacere, sarebbe una pacchia per i vari Mohajerani in giro per il mondo: ne farebbero asfalto e mattoni come piovesse. Peccato però che i mozziconi sono dispersi nelle strade, nei marciapiedi, nelle spiagge, nei canali di scolo, nelle griglie dei depuratori, luoghi da cui non li raccoglie nessuno, e dove impiegano anni per degradarsi.