La campagna mondiale che vuole ridurre l'inquinamento con gli utensili delle nostre cucine.

Nasce un progetto che ha l'obiettivo di sostituire gli utensili in plastica con quelli in ceramica per incentivare l'artigianato locale.

Sempre ben volute le idee che propongono di diminuire l'uso della plastica, ed è al 100% italiano (a dispetto del nome) il progetto "More Clay, Less Plastic", un'iniziativa mondiale che propone la ceramica e la terra cotta come sostitutivi della plastica.

E' partita in provincia di Pordenone fino a raggiungere le pagine dei media internazionali la trovata della ceramista Lauren Moreira che ha colpito molti lettori per lo scopo di ridurre l'inquinamento derivato dalla plastica.

Un movimento che su Facebook ha già spopolato ottenendo il consenso di molti artigiani del settore della ceramica provenienti da tutto il mondo. Obiettivo principale di More Clay, Less Plastic, è quello di incentivare le persone a riflettere sulle abitudini quotidiane, eliminando ad esempio la plastica usa e getta.

Il gruppo, nato nel 2014, raggruppa in rete i ceramisti e non solo, con lo scopo di diminuire l'uso della plastica per migliorare la vita di ognuno di noi.

Spesso abbiamo affrontato un tema importanti come quello della plastica e i danni che produce, un esempio eclatante è quello dei rifiuti plastici che invadono gli oceani uccidendo gli uccelli marini, e per questo motivo è necessario dar voce a progetti come questo, che possono dare un notevole contributo e rendere ognuno di noi consapevole di quanti disastri ambientali potrebbero essere evitati.

Il colino, simbolo della campagna, è uno degli strumenti indispensabili nelle nostre cucine e che in antichità era in argilla ed oggi è stato sostituito da quello in plastica.

Lauren Moreira sa di poter dimostrare anche ai più piccole come creare qualcosa con l'argilla sia un'esperienza divertente, ma anche che comprare un prodotto può aiutare l'artigianato locale e non le multinazionali affamate.

Un'idea senza controindicazioni che può rivoluzionare il mondo, perché è alla portata di tutti, delle nostre case e non solo.