Leuser, il paradiso terrestre minacciato dall'olio di palma.

A prescindere da tutti i distinguo olio-di-palma-buono o cattivo, la realtà è che a causa sua ci stiamo giocando ettari di foreste pluviali. La campagna di contrasto degli abitanti di Indonesia e Malesia.

L'olio di palma è contenuto all'interno del 50% degli alimenti trasformati dall'industria alimentare, sia per i costi molto bassi che per la versatilità: sostituisce il burro nella gran parte delle produzioni dolciarie, ma a differenza del prodotto lattiero ha una stabilità eccezionale sia fisica che biologica. E costa molto meno.

Si sono esaurite come 'quasi bufale' le illazioni sulla non-salubrità del prodotto. In realtà le critiche sono comuni agli abusi di qualunque ingrediente (e l'olio di palma è ormai ubiquo) e ai sistemi di coltivazione che utilizzano massicciamente pesticidi e concimi chimici. Per cui il prodotto incriminato si trova in ottima compagnia.

Il problema principale è pero quello ambientale, legato alla monocoltura. Come si vede, anche qui la compagnia è numerosa, ma l'olio di palma pare avere una marcia in più. L'Indonesia e la Malesia insieme, producono il 90% dell'olio di palma commercializzato nel mondo. Per poter espandere questa produzione, agricoltori e industriali operano la distruzione di foreste pluviali attraverso incendi dolosi che, oltre a distruggere le foreste, uccidono molti animali e provocano danni alla salute degli abitanti di quei luoghi.

A essere in pericolo è l'ecosistema di Leuser, un paradiso all'interno della foresta pluviale a Sumatra, una delle regioni con la più alta biodiversità sul pianeta. Un'oasi naturale che abbonda di vita, l'ultimo posto sulla terra in cui ancora vivono oranghi, tigri, rinoceronti ed elefanti, come ha descritto Lindsey Allen, la direttrice del Rainforest Action Network.
Purtroppo questo ecosistema è minacciato a causa dell'industria dell'olio di palma, che sta trasformando la foresta in una piantagione abbattendo flora e fauna.

I cacciatori, che hanno la possibilità di uccidere a vista gli oranghi se entrano nelle piantagioni e avvelenare o catturare gli elefanti, e gli atti dolosi dei proprietari delle industrie stanno minacciando questo angolo di paradiso. Fortunatamente la consapevolezza internazionale sul problema è in continua crescita e insieme agli sforzi della popolazioni locale qualcosa sta iniziando a muoversi.

Esiste anche un gruppo di volontari, i Ranger del Tangkahan, che eliminano le trappole e vigilano sulla riduzione dei conflitti tra animali e umani, oltre a invogliare la popolazione a modificare i loro stili di vita per ridurre l'impatto ambientale.

Video: la straordinaria intelligenza degli oranghi