19 miliardi di dollari spesi nella sfortunata operazione Galaxy Note 7 contro 157 tonnellate di metalli rari recuperati. Cifre impietose per uno dei maggiori fiaschi industriali della storia.

Il più grande richiamo della storia produrrà all'incirca 150 tonnellate di materiali riciclati. Poco coraggio a Seoul in un operazione che poteva rilanciare il marchio in chiave ecologica.

I Galaxy Note 7 che Samsung ha raccolto in due turni di richiamo, dopo che si erano verificate pericolose esplosioni delle batterie, non saranno interamente riutilizzati nei loro componenti per produrre nuovi telefonini, ma saranno parzialmente distrutti per recuperare circa 157 tonnellate di materiali.

A prima vista 157 tonnellate possono sembrare una cifra dignitosa, considerando che si tratta di milioni di apparecchi di pochi grammi cadauno, ma si tratta in ogni caso di briciole. Basti pensare che finora il richiamo è costato 19 miliardi di dollari alla casa coreana.

Un rapporto del Korea Herald spiega che Samsung ha intenzione di riciclare i dispositivi richiamati in modo rispettoso dell'ambiente. Non è una scelta molto libera: Samsung deve riciclare il più possibile, pena gravi sanzioni.

A prima vista, il modo migliore per Samsung di riutilizzare tutti quei telefoni sarebbe stato quello di dotarli di nuove batterie e di nuovi processori, ma evidentemente a Seoul non la pensano così. Le ultime indiscrezioni dicono che Samsung riutilizzerà alcuni componenti come il modulo della fotocamera, il chip e il display, mentre il resto dei dispositivi sarà distrutto per recuperare metalli come il cobalto, il rame, l'oro e l'argento da componenti non riutilizzati, nella misura, appunto, di circa 157 tonnellate.

Samsung ha richiamato circa 3 milioni di Galaxy Note 7 e ha utilizzato più di 200.000 dispositivi per prove tecniche sugli incendi della batteria. Ha dovuto affrontare la pressione di gruppi ambientalisti che chiedevano di riciclare i dispositivi inutilizzati in modo ecologico. Una montagna enorme, che partorirà un topolino di 150 tonnellate, l'equivalente di cinque autotreni carichi.

Samsung si dice pronta a impegnarsi a migliorare le sue pratiche di riciclo in futuro. "Implementeremo metodi rispettosi dell'ambiente per raccogliere e trasformare vecchi dispositivi in nuovi prodotti", ha dichiarato l'azienda in un comunicato. Finora è riuscita a fare ben poco.