Inventori scatenati nel riciclo e nel riuso. I nuovi gadget attirano curiosità, ma raramente si rivelano efficaci.

Le nostre abitudini assurde stanno causando danni al pianeta. Ecco alcune idee da inventori che lavorano per ridurre i rifiuti causati dalla nostra quotidianità.

La vita moderna è caratterizzata dallo spreco. Dagli imballaggi in plastica alle 40 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici che generiamo ogni anno, la nostra quotidianità sta sempre più prendendo a calci il pianeta. Ma alcuni inventori, ricercatori e startup stanno lavorando su nuove idee in grado di ridurre la quantità di rifiuti e rendere la vita più efficiente.

Cosa succederebbe se gli elettrodomestici inutilizzati invece di diventare soprammobili impolverati venissero messi automaticamente su eBay? Questa è il progetto presentato da IDEO, che ha proposto una soluzione per rimettere in circolazione elettrodomestici inutilizzati, risparmiando cosi energia e denaro, allontanandoli dalla discarica.
Questo sistema, battezzato "Use me/ Lose me", sarebbe in grado di controllare i dispositivi attraverso internet e, se rimangono inutilizzati per troppo tempo, li mette in vendita su eBay. Cliccando sul prezzo, calcolato dal sistema, viene data l'autorizzazione al caricamento sul portale di aste che ne gestirà la vendita, il pagamento e la spedizione, permettendogli una seconda vita. Ideona per ebayers pigri, ma per il restante 99,99% della popolazione temiamo la vita cambierà assai poco.

Un altra che ha pensato alla riduzione dei rifiuti causati dagli imballaggi nel settore cosmetico, è Marilù Valente, che quale ha trovato ispirazione dalla pianta carnivora Nepenthes, dalla quale poi ha preso nome il progetto, proprio per la forma originale: una sottospecie di bottiglia che stringe il collo e si contorce come se volesse chiudersi.
La sua idea consiste nell'eliminare i piccoli pezzi di plastica, come i tappi delle bottiglie, difficili da riciclare e che spesso finiscono in discarica o, appunto, nelle acque.

Le sue bottiglie hanno un particolare design che consente di eliminare la necessità di un tappo separato: infatti hanno una bocca flessibile e snella che piegandola si inserisce in una cavità posta sul lato e che sigilla il contenitore quando non è più in uso. Nepenthes, che attualmente è solo un prototipo, ha la possibilità di essere aperta anche sul fondo rendendone facile la pulizia. Invenzione sconvolgente, in assenza della quale saremmo costretti a tappare le bottiglie prima di gettarle.

Un tizio più serio è l'olandese Dave Hakkens. Le sue invenzioni, vere e proprie macchine domestiche, attraverso l'uso di macchine per il riciclo della plastica in casa, che permettono di trasformare la plastica in nuovi prodotti. Hakkens condivide schemi, istruzioni passo per passo e modelli utili online per aiutare le persone a costruire e utilizzare le macchine, che egli definisce di facile utilizzo e assemblaggio, oltre che di basso costo.

Una startup di Taiwan, la Taiwan Bionicraft, ha deciso invece di incoraggiare gli abitanti che vivono in piccole case, a riutilizzare i rifiuti alimentari invece che metterli in bidone.
Una soluzione già nota da parecchio tempo: l'utilizzo dei lombrichi per trasformare i rifiuti alimentari nel suolo. Questo sistema può lavorare fino a 3 kg di rifiuti alimentari a settimana, come sostiene il fondatore Brooklyn Chao. La squadra di Chao ha raccolto circa 60.000 dollari su Kickstarter per finanziare lo sviluppo del progetto e il primo batch di produzione, di circa 169 dollari al pezzo, sarà pronto in breve tempo. Visto il genio di Chao, dobbiamo aspettarci anche un apparecchio per scaldare l'acqua.

La California Apeel Sciences ad esempio, propone una sostanza "invisibile, insapore e commestibile" realizzata da prodotti agricoli come scorie di banana e steli di broccolo, che sembra essere in grado di raddoppiare la vita di avocado, mango e agrumi fornendo uno strato protettivo contro l'ossidazione e la traspirazione. Nei test di laboratorio, la tecnica che utilizza una carica elettrica per generare il plasma, ha raddoppiato la durata di vita dell'avocado a 10 giorni. Si spera di passare a breve su scala industriale, sviluppando un piccolo dispositivo domestico, o per i piccoli agricoltori, con un prezzo di circa 100 dollari.

La storia di Benjamin Stern ci ricorda un personaggio di Sabina Guzzanti (vedi video sotto): l'imprenditrice emigrata in Belgio. A 14 anni Stern decise di avviare un'attività di plastiche riciclabili nei prodotti da bagno. Oggi ha 18 anni ed è da quattro anni l'amministratore delegato di Nohbo. Il suo baccello di shampoo, racchiuso in una pellicola realizzata con polimeri solubili in acqua, sembra arriverà sul mercato nell'autunno di quest'anno.