Acquistare frutta e verdura non imballata è una scelta a salvaguardia dell'ambiente.

La plastica soffoca e inquina le nostre acque, e ora sta contaminando anche il nostro cibo, eppure continua a dominare le nostre dispense.

La plastica soffoca i nostri oceani, inquina i nostri corsi d'acqua e addirittura sta contaminando il nostro cibo, ma continua a dominare le nostre dispense. Quando compriamo la frutta e la verdura siamo anche costretti a perdere tempo per togliere il confezionamento. Secondo l'associazione commerciale Plastic Europe, ogni anno vengono prodotte più di 300 milioni di tonnellate. E la storia del riciclo èp sostanzialmente una bufala: nel Regno Unito, per esempio, viene riciclato solo un terzo dell'imballaggio in plastica utilizzato per i prodotti.

Frutta e verdura sono già munite naturalmente di una confezione compostabile progettata dalla natura stessa. Nonostante ciò scegliamo di chiuderla in vassoi di plastica, a loro volta ricoperti di un altro strato di plastica. Spesso i contenitori rappresentano pittoresche fattorie che non hanno alcun legame con i prodotti all'interno.

L'imballaggio in plastica ovviamente, può aiutare a mantenere l'igiene alimentare e prolungarne la durate. Lo rende più pratico e veloce da trasportare. Ma i costi per la manutenzione di questo stile di vita sono elevati, sia per le persone che per l'ambiente. Il nostro sistema alimentare ha creato una catena anonima inaccessibile a noi, i consumatori, scollegandoci dal cibo, dall'origine e dalla natura.

La plastica e l'imballaggio sono un simbolo di questa disconnessione, una barriera fisica e psicologica tra noi e ciò che mangiamo. È quindi arrivato il momento di abbattere questa barriera e di recuperare un rapporto vitale con il cibo. È possibile: alcuni venditori hanno progettato di sostituire le etichette adesive con la stampa laser sulla buccia di ortaggi e frutta, in risposta alla domanda dei consumatori di ridurre il packaging.

Oltre ad influenzare le attività commerciali, intraprendendo scelte ecocompatibili si può migliorare anche la nostra vita. Evitando la plastica, vi sono maggiori probabilità di acquistare prodotti in stato grezzo, freschi e di stagione. Possiamo toccare i prodotti, scegliendo quelli freschi, maturi e nutrienti.

La frutta e la verdura locale, stagionale e non imballata tende ad essere meno costosa di quella importata. E l'acquisto di prodotti alimentari freschi e stagionali significa anche che gli ingredienti sono più nutrienti e privi di sostanze chimiche potenzialmente dannose.

La proposta è quella di smettere di acquistare prodotti imballati in plastica, laddove è possibile. Acquistarli sciolti e stagionali e, se si dispone di un fruttivendolo o un mercato vicino, è bene utilizzarli. E' possibile mettere in atto anche altre azioni, come ad esempio segnalare l'utilizzo della plastica al servizio clienti e attraverso i social media, condividere l'immagine del cibo indicando il supermercato in cui è stato acquistato e usare l'hashtag #GoPlasticFree su Instagram o Twitter.