Aumenta il riciclo del rame, ma questo sembra non arginare la crescita imponente della domanda. Una delle materie prime strategiche fa da specchio all'economia mondiale.

Cifre in marcato aumento per il rame secondario, ma la domanda è ancora più sostenuta. Europa e soprattutto Asia guidano la richiesta.

Nonostante la produzione secondaria da rottame cresca di ben oltre il 5%, il mercato globale di rame raffinato ha registrato un deficit complessivo, ovvero la differenza tra domanda e offerta, di circa 84.000 tonnellate per i primi nove mesi del 2016. Nello stesso periodo nel 2015 il deficit di produzione fu di circa 28.000 tonnellate.

Secondo i dati più recenti del Gruppo internazionale di studio sul rame (International Copper Study Group), l'uso stimato di rame raffinato è aumentato di circa il 3% anno a 17,53 milioni di tonnellate, principalmente a seguito della domanda stimata cinese.

Su base regionale, l'utilizzo si stima sia cresciuto 1% in Europa e il 5% in Asia, mentre è in calo dell'11,5% e del 4%, rispettivamente, in Africa e nelle Americhe.

La produzione mondiale di raffinato è cresciuta di circa il 3% nei primi nove mesi del 2016 a 17,446 milioni di tonnellate: la produzione primaria (di rame minerale) è cresciuta del 2,5% a 14,39 milioni di tonnellate, mentre la produzione secondaria da rottame è salita del 5,5% da 2,89 milioni di tonnellate nel periodo gennaio-settembre 2015 a 3 milioni di tonnellate nel corrispondente periodo del 2016.

Su base regionale, la produzione di rame raffinato si stima in aumento nelle Americhe (5%), Asia (6%) e Oceania (8%), mentre in calo in Africa (-13%) e in Europa (-3,5%).

L'utilizzo della capacità di produzione globale è rimasto pressoché invariata rispetto allo stesso periodo nel 2015 a circa il 83,5%.

Il deficit tra produzione e consumo spiega l'andamento dei prezzi della materia prima che, dopo mesi di stagnazione, si sono decisamente impennati negli ultimi mesi, con un andamento simile a quello della maggior parte delle altre commodity.