Lavare i piatti a mano grava sui consumi di acqua ma non elimina i batteri.

I pro e i contro tra il lavaggio a mano dei piatti e l'uso della lavastoviglie.

Lavare i piatti a mano non elimina completamente i germi e aumenta il consumo di acqua. Un messaggio lanciato dal Washington Post, in cui troviamo anche il magazine dell'Unione Consumatori USA, Consumer Reports, dove sono stati espressi pareri esperti riguardanti i pro e i contro sull'uso della lavastoviglie.

Secondo i ricercatori americani, utilizzare la lavastoviglie comporterebbe un consumo di acqua pari al 25% in meno e un bel 12% in meno di energia elettrica.

Un modo come un altro per invogliare la gente a comprare questo elettrodomestico tanto amato dalle donne moderne e non solo?

Una grande influenza nella diffusione di questa "macchina lava piatti", l'hanno data i passi avanti fatti nella tecnologia e quindi nella creazione di elettrodomestici ad alto risparmio energetico.

Gli esperti statunitensi sostengono inoltre, che risciacquare i piatti prima di inserirli nella lavastoviglie sia errato in quanto è un macchinario in grado di eliminare i residui di cibo senza aggravare il consumo di acqua.

I dubbi sono sorti anche per l'efficienza riguardante l'eliminazione dei batteri.

Se laviamo i piatti a mano, la temperatura dell'acqua è nettamente inferiore rispetto a quella utilizzata dalla lavastoviglie, permettendo cosi una minore rimozione dei germi.

Ovviamente però, il tutto è valido solo quando la lavastoviglie è completamente carica e soprattutto se piatti e posate sono disposte correttamente e con determinate distanze di sicurezza tra una stoviglia e l'altra.

Ma la tanto amata tradizione e i rimedi della nonna hanno sempre la meglio e non è poi così che la tecnologia risulti la risoluzione di tutti i problemi.

Ad affermare ciò, sono i ricercatori dell'Università svizzera di Gòteborg, capitanati da Bill Hesselmar, uno specializzando dell'università, che hanno messo in piedi uno studio sul modo di vivere in casa e pubblicato sul magazine Pediatrics.

Lo studio ha analizzato lo stile di vita di alcune famiglie soprattutto nei riguardi dell'igiene in casa e degli alimenti utilizzati.

Attraverso sondaggi su circa 1000 bambini di età compresa tra i 7 e gli 8 anni del nord della Svezia, e precisamente a Kiruna, Molndal e nella parte meridionale della Svezia, hanno concluso che alcune malattie come asma, eczemi e rinocongiuntivite allergica, derivano da alcuni comportamenti domestici.

Sembra che l'igiene e la sterilizzazione corretta delle superfici che tocchiamo quotidianamente con mano espongono maggiormente al rischio di allergie.

Quindi, lavare i piatti a mano, a dispetto di ciò che è stato affermato dagli esperti statunitensi, sarebbe la giusta risposta per sviluppare meno queste patologie, anche se rispetto alla lavastoviglie è meno efficace e meno igienizzante, ma non gioverebbe sulla nostra salute.

D'altro canto, come affermato dai medici dell'University of California - San Francesco, siamo lontani dal dichiarare guerra alla lavastoviglie.

Infatti, specificano, che il sistema immunitario nei bambini inizia a svilupparsi intorno ai 6 mesi di vita, quando non usano ancora le stoviglie come i genitori.

Forse lo sviluppo di patologie allergiche va analizzato profondamente, in quanto potrebbero esserci dietro fattori socioeconomici.