Non possiamo permetterci una casa? Costruiamola noi con materiali di scarto: la vita "galleggiante" di Catherine King e Wayne Adams.

L'originale mondo galleggiante creato con materiali di recupero da Catherine King e Wayne Adams, una coppia di artisti canadesi.

Catherine King e Wayne Adams sono una coppia di artisti canadesi, lei ballerina e lui scultore, che nel 1992, non potendo permettersi una abitazione di proprietà, hanno fatto i bagagli e hanno abbandonato l'affollata città per trasferirsi in un luogo isolato sull'isola di Vancouver, in Canada.

Ci sono voluti ben 24 anni per costruire il loro nido, sicuramente non convenzionale: una vera e propria isola galleggiante battezzata "Freedom Cove", ovvero Baia della Libertà, un paradiso sull'oceano costruito interamente con materiali di scarto, diventato oggi un villaggio totalmente autosufficiente. Nessun elemento di questo sistema artificiale è ancorato alla terra ferma, tutto è galleggiante.

A "Freedom Cove" oltre alla loro abitazione, alimentata da pannelli solari e acqua disponibile da una cisterna o da una cascata vicina, vi è anche una sala da ballo, un faro e ben quattro serre dove coltivano tutto l'anno frutta e verdura. Per non far mancare le proteine, Wayne ogni mattina va a pescare nelle acqua bonificate che li circondano. Se il clima è freddo o ventoso, lui cala l'esca da un buco nel suo salotto.

La costruzione è stata fatta utilizzando materiali di recupero, in assenza di elettricità, per cui il signor Adams ha dovuto costruire il suo sistema di 12 piattaforme galleggianti senza alcun attrezzo elettrico. Per evitare che la casa si sposti sull'acqua, sono state usate delle catene ancorate.

Nonostante siano riusciti a mettere in piedi un isola artificiale tendenzialmente autosufficiente, Catherine e Wayne integrano il loro reddito vendendo la frutta e la verdura in eccesso e alcune delle loro opere d'arte nei mercati dell'isola canadese.

La vita in questo luogo magico non è semplice: i due anticonformisti hanno dovuto affrontare ogni sorta di difficoltà: per esempio si sono scontrati con un topo di 13 chili, e quando hanno pensato di allevare le galline, gli uccelli ne hanno fatto piazza pulita.

Secondo loro, comunque, ne vale la pena, tanto da aver cresciuto sull'isola anche i loro due figli, trasmettendo loro l'amore per la natura. Una scelta davvero coraggiosa e allettante quella di vivere totalmente fuori dalla città, da qualsiasi forma di civilizzazione e soprattutto dall'intero sistema.

Catherine e Wayne non sono l'unico esempio di autosufficienza, uno stile di vita che gli americani chiamano off-grid, ma il loro esempio è interessante, a metà strada tra un'opera d'arte e la testimonianza che 'si può fare'.

Inoltre loro amano condividere questa loro scelta di vita con le persone, tant'è che da giugno a settembre aprono le porte della loro casa ai visitatori che vogliono fare questo affascinante giro in barca della durata di 90 minuti, in quanto, non essendoci strade, si può arrivare solo via mare.