Un progetto, secondo l'Antitrust, scorretto, temporaneo e sporadico.

Ferrarelle sanzionata dall'Antitrust per la campagna pubblicitaria sull'acqua da 1.5l, secondo loro priva di impatto ambientale.

Ferrarelle, azienda leader nella produzione di acqua, ha lanciato una campagna su 26 milioni di bottiglie, Prodotto a impatto zero.

Questa la scritta posta su quel numero di bottiglie, sulla loro confezione, ma non solo, anche sulla cartellonistica stradale e naturalmente, sul loro sito.

L'azienda sosteneva che l'acqua da 1,5 fosse priva di impatto sull'ambiente esaltando la propria attività green.

Un accordo stretto con LifeGate e il versamento di una somma di denaro che per riforestare un'area boschiva per compensare le emissioni di Anidride Carbonica collegate alla produzione delle bottiglie.

Una pubblicità ingannevole, censurata dall'Antitrust con un provvedimento dell'8 febbraio 2012, nel quale si afferma che le modalità con cui è stato presentato il proprio impegno, sembra temporaneo oltre che sporadico, per la compensazione delle emissioni di CO2 dovute alla produzione di bottiglie di acqua minerale Ferrarelle, cercando di farsi leva sull'attenzione del consumatore verso le tematiche ambientali e climatiche, appaiono non corrette.

L'autorità, inoltre, sottolinea come tutto ciò, non sia diventato altro che uno strumento pubblicitario per orientare le scelte di acquisto.

Viene infatti rilevato che, con l'accordo stipulato con LifeGate, quest'ultima si impegna a dare crediti di carbonio da lei comprati dopo un finanziamento di un progetto per la salvaguardia di un'area forestale in Costa Rica.

Per cui, i crediti non derivano da un risparmio di emissioni inquinanti, ma sono effettivamente la quantità di anidride carbonica neutralizzata dal progetto.

Quindi, continua l'Antitrust, partecipare a progetti che hanno obiettivi ambientali, è cosa buona e giusta, ma le immagini e gli slogan utilizzati non sono corrette, non mostrano veridicità verso l'iniziativa ambientale in questione, perché semplicemente viene elevata l'impresa Ferrarelle e di conseguenza il suo prodotto.

Tanto che, secondo l'indagine condotta, l'iniziativa è durata solo due mesi, con la partecipazione di una ridotta quantità di acqua minerale Ferrarelle per la compensazione di CO2, come si presumeva.

In conclusione, l'Antitrust ha sanzionato l'azienda per 30mila euro e 30 giorni di tempo per cambiare la loro campagna pubblicitaria.