Un'equipe di scienziati in California scopre per caso un singolare meccanismo intracellulare, che usa enzimi particolari per produrre CO da CO2. La comunità scientifica spera.

All'interno delle cellule di un batterio, l'Azotobacter vinelandii, è possibile produrre CO, il precursore di molti biocombustibili, da CO2, il gas effetto-serra che ci dà più problemi. Potrebbe essere un meccanismo riproducibile in grande scala.

Secondo Nature Chemical Biology alcuni scienziati della University of California hanno identificato un nuovo promettente approccio per trasformare un gas serra come l'anidride carbonica nel proto-combustibile monossido di carbonio.

La scoperta, abbastanza casuale, è stata fatta nell'abito della ricerca sulla reduttasi di enzimi ferro-nitrogenasi di molibdeno e vanadio. Pare che il batterio Azotobacter vinelandii possa essere usato direttamente per convertire CO2 (anidride carbonica) in CO (monossido di carbonio).

Questa reazione endotermica potrebbe essere adattata per applicazioni industriali molto promettenti, col doppio vantaggio di consumare CO2 e di sintetizzare biocarburanti.

Si è scoperto che l'ambiente intracellulare del batterio Azotobacter vinelandii favorisce la conversione di CO2 in un modo che sembra industrializzabile su grande scala.

"La nostra osservazione di batterio in grado di convertire CO2 in CO apre nuove strade per l'adattamento biotecnologico di questa reazione in un processo industriale che ricicli in modo efficace la CO2, il gas serra principale, nel materiale di partenza per la sintesi di biocarburanti, ovvero il monossido di carbonio", ha dichiarato Yilin Hu, il direttore del team di ricerca presso la University of California.

"Ci aiuterà ad affrontare contemporaneamente due grandi sfide che abbiamo di fronte oggi: il riscaldamento globale e le carenze energetiche", ha aggiunto Hu.

I risultati sono stati sorprendenti per il gruppo, poiché si credeva in precedenza che la ferro-nitrogenasi potesse servire in condizioni simili solo per convertire l'azoto (N2) in ammoniaca (NH3) all'interno del batterio.

I ricercatori sapevano che l'ambiente intracellulare del batterio - l'Azotobacter vinelandii - favorisce reazioni di riduzione, dovute in parte ai suoi ben noti meccanismi di produzione di ossigeno e alla presenza di donatori di elettroni. Ma non era affatto prevedibile che l'ambiente intracellulare avrebbe sostenuto la conversione di CO2 in CO.

Ora si apre un promettente filone di ricerca a partire da un batterio che usa enzimi ferro-nitrogenasi per ridurre la CO2 e rilasciare CO come sottoprodotto, sperando sia possibile ottenere la bio-produzione di un carburante ecologico a basso consumo energetico.